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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Le labili sentenze, di Luigi Panzardi 16/04/2009
 

LE LABILI SENTENZE

di Luigi Panzrdi

 

Nei lassi interposti fra i giorni corti

d'un esserci precario

col lume di viscido petrolio

ripercorro dell'intelletto il corso.

 

Rinvengo tra celle d'un'arnia vuota

le poche spoglie di te regina

pollici di polvere dorata

da cui nasce di nuvole una gramaglia:

ricordi sulla groppa d'un vento nero.

 

Trabalza il carro sul selciato,

instabile il carico ormai sull'orlo

è maturo per cadere nel coevo eterno,

dove pollice contro pollice rideremo

nuovamente insieme

forse di questo nulla senza suole.

 

Nell'atrio antelunare

senza tetto e pavimento

da esseri certi imponderabili

rideremo beffardi

dei secchi fogliari di sentenze

d'una oltremodo labile sapienza.

 

 

 
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