Pensando a te Rosanna
di Franca
Canapini
Ricordi
quel nostro primo giorno di ragazze?
Salimmo
le scaline di quell'appartamento
caldodorato nell'ora del tramonto,
nella cittą un nido, proprio sulla sommitą
-
ti presto il fondotinta / passami il mascara
mi metto la tua gonna / mi presti quelle
scarpe
ecco il rossetto, é fatta -/e via di corsa
fuori
voilą: La caduta degli dei
Ricordi
i mandarini sbucciati
a
tarda notte quando allucinate
le parole rotolavano nei letti?
E
tutti quegli amici
i
tavoli a funghetto della nostra birreria
nella penombra noi:
i
greci tenebrosi / gli arabi gentili
i
neri autoisolati / i calabresi
i
pugliesi / quelli di Todi
mia cugina č del Borgo
io vengo da Castello
La
cittą ci confondeva
-
perdevo l'orientamento -
ma come ci piaceva quel suo centro
Lo
senti il prof che parla dall'alto della cattedra
o
t'incanti ancora, come facevo io
sulla sagoma di Perugia nel cobalto della
sera?
Dopo
la mezzanotte, intorno alla fontana
l'auto
della polizia sembrava scivolare
e
noi col nostro gruppo, gelati dall'inverno
tiravamo a far tardi, sempre pił confusi
dai fiati evanescenti che uscivano dai bar
C'era
un che d'irreale tra tutti quei palazzi
ci sentivamo fuori da ogni altra realtą
Non
tutto č andato bene, se non ci siamo pił sentite
se da tanto non ci raccontiamo delle
nostre vite
Forse
abbiamo subito l'urto del quotidiano
siamo ridotte ora come la nostra Facoltą:
scarabocchiate-incise, macchiate-illividite
Ci
sono tornata un giorno in cerca delle voci
ma c'era un altro popolo e di noi nessuna
traccia