Notturno
di Nino Silenzi
O canto della civetta
felice giungi alle mie orecchie
impazzite: fruscii, vuoto
e poi nulla.
La notte inarca la sua gobba;
o canto della civetta,
veloce lingua di fuoco
tu l'attraversi.
Solo
antivedo nella
tenebra
il nullo futuro, la vita:
comprendo il fruscio...
le mie orecchie tacciono.
Non pił il sordo battere
del cuore sul timpano,
ma aereo strido
realtą raggiunta
nel silenzio oscuro.
O canto della civetta
felice giungi alle mie orecchie
impazzite di gioia.
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