Adagio
di
Cristina Bove
Adagio
che non se ne accorgano i guardiani
del fiume
che non si pieghino ancora sulle sponde
salici ad ingombrarne il corso.
Adagio
che il suo cuore contenga
un'altra piena
vado sola
come una foglia priva del suo ramo
costeggiando la riva e la sassaia
chiedo alla ghiaia una musica diversa
un sussurrare d'anima
a recargli
un invito di rose e gelsomini
ma che non sia recidere di steli
che sia tempo di nuvole e carezze
dita leggere a disegnarne il viso
che vivo si conformi a un nuovo sogno
se lo vorrą saranno le parole
abbandoni di seta
e gesti lievi.
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