Mietitura
di Franca
Canapini
Le
piccole falci, le donne e il profumo di paglia
ovunque cadevano spighe
Era
chiaro quel grano maturo, trasparente di luce
era un mare nel suo lento stormire, nel
suo arreso
frusciare alla falce.
Intorno le voci di donna, a volte dei gridi:
“
C'č un piccolo nido” abbattuto, rotolato
tra stoppie e covoni.
Accorrevano
bambini curiosi, mentre in alto,
nel cielo turchese, vagavano nubi
su violacei orizzonti di monti, ai
confini del mondo.
E
c'era un pozzo di freschissima acqua ed un noce
un albero immenso abbracciante
esalava profumo amarognolo;
allora i mietitori sudati aprivano pani e bottiglie
con negli occhi colline di querce ed un fico,
stillante dolcissimi umori dai frutti.
Nella
terra di sabbia, tra antiche conchiglie riemerse
scivolavano serpi,
le donne sdraiate nell'erba nell'ombra
tacevano un cavo silenzio
ed un concerto di brezza, d'insetti, di
angeli vaghi
si spandeva tra i poggi.