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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  incontro con Mila che voleva diventare una bambola, di Elia Belculfiné 03/07/2009
 

 

incontro con Mila che voleva diventare una bambola

di Elia Belculfiné

 

 

 

- Così baci la pioggia | pochi istanti di maggio,

per una voce che intoni | la fatica del respiro | da piantare

come semi e lasciare il vento fiorire nei polmoni, lasciare il

vento | diventare | i tuoi polmoni. | Non

 

sappiamo nulla delle nostre mani. | I piedi

servono | alla strada soltanto? | Gli occhi,

 

che solo per vedere, meglio non averli - | - Che ne dici

se ti attaccasi due bottoni di madreperla sotto le ciglia? E al

posto delle dita mettessi | delle armi di qualche tipo |

o magari bastoncini di zucchero […]

 

 

Ti va di divenire | una cosa | immortale?

- Alla ceramica preferisco la plastica -| - Ti farei un faccino con

un sorriso da sala da tè | da fare invidia. |

 

O magari di pezza | vuoi? |

Pensa ai privilegi. Innanzitutto: basta pensare. Via rughe

di espressione. Niente sogni la notte, soprattutto | niente notte. |

E finire in qualche collezione, farti antica, introvabile. | O

in una vetrina con un bel

 

cartellino: due pence. Scritto in rosso | per

attirare i passanti. O forse ti tengo per me, se un giorno

avrò una bimba. Che bel dono per i suoi giorni!

 

 

Da tenerti nella culla; ti ricorderebbe

per sempre. Ti darebbe un nome, non so… Carlotta, Camilla

Lenticchia: che ne pensi? Bel nome per una bambola, no? |

Infine ti consiglio | un'imbottitura in

 

puro cotone, i capelli | rossi! | Fili di

lana rossa; pochi | come d'abitudine.

 

- Bella e delicata; da lavare a mano, con cautela -

E poi, facile da riparare se casomai uno strappo, ma tranquilla,

non sentirai dolore mai. | …Quasi | ne sono geloso. | Allora,

di':come le facciamo | le scarpe? ||

 

 
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