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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Aridi, di Salvatore Armando Santoro 06/11/2009
 

ARIDI

                     di Salvatore Armando Santoro

 

 

Aridi

i pensieri che ascoltai,

allattai alle mammelle di uomini senza credo,

di religiosi senza fede,

di masse senza amore.

L'odio

sprizzava scintille sull'incudine

arrossata dal furore del cambiamento,

le martellanti dottrine delle ideologie

ubriacarono il cervello

ed il sangue scorreva nelle vene

come acqua di torrente impazzito.

Il pugno era proteso nell'aria,

le rosse bandiere sventolavano al vento,

l'urlo della piazza scuoteva il cervello,

l'adrenalina ci devastava,

ed il tremor della pelle

invadeva anche la ragione.

Di quell'ebbrezza

rimase il rimpianto della mia impotenza,

qualche foto ingiallita in un album polveroso,

il volto soddisfatto di alcuni reduci

seduti in parlamento,

sprofondati nelle poltrone

del Comitato Nazionale dell'Economia e del Lavoro.

 

 

 
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