La pagoda
di Piera Maria Chessa
(Ripensando
al film "Primavera..." di Kim Ki Duk)
Si apre con uno scricchiolio
la grande porta scolpita
lasciando dietro di sč
un mondo affaticato.
E subito appare la sfumata pagoda,
dimora dello spirito,
dell'interioritą.
Le acque brillano limpide
intorno
oppure offuscate
dalla nebbia autunnale,
ed il monaco,
scrutando nelle profonditą del lago,
cerca in sč
il perché delle stagioni,
l'essenza del vivere.
E mentre l'uomo sbaglia, prega ed espia
le colpe di una vita,
il dio ne attende paziente la rinascita
col sorriso impresso
sul suo volto di pietra.
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