Su e giù per il parco
di Paolo Rodriguez
Viale ancora
prostrato di pioggia
nelle
unghie del vento di mare:
offuscante luccicore di gel
sospeso
sul nulla
come
nebbia su campi incolti:
io
cammino da vecchio
e il
parco sembra Marte
è
stagione l'autunno
che
più delle compagne
divarica
stagioni
le
foglie scendono a coprire ricordi
non
scuote più mio padre
i suoi
pochi capelli
quando
metto sul piatto i Rolling Stones…
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