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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Secondo movimento – Il sole e la luna, di Natàlia Castaldi 26/02/2010
 

SECONDO MOVIMENTO – IL SOLE E LA LUNA

di Natàlia Castaldi

(ii)

 

Fame nel crampo del ventre

sete nell'arsura del sen(s)o.

*             

Limpido ruscello tra le rocce

fino al mio letto la tua mano

d'acqua dilata l'incertezza,

che lenta scorre il turbamento

al nodo palustre della vita

- foglie secche tra le fronde

  l'esili dita nell'inganno della notte. -

mi fosti sogno, miraggio, es_pressione

p-a-r-o-l-a (sei) –

assente -

nell'imago scolorita

del frutto spezzato del tuo seme.

*

Me nella sete

me nell'assenza di battito

al vacuo pugno della carne.

*

Ora so che la luce non m'appartiene

nel gesto incauto d'una vanità

che non mi specchia

eppure in me riflette

l'eco della miseria.

*

Ambizione -

lambirti la riva

nella risacca amara

del verbo alla frusta -

*

Non fui io gesto

parto

o coagulo di sangue

non fui ventre

letto inerme

di fertile pastura

o paludosa melma

al bosco eletto

d'aggrovigliata mangrovia,

radice d'un “perché”

brandito contro il fato

- Iniquo -

nell'effimero monologo esangue

del vento al tempo

quando insegue la tua ombra.

*

– Cantami  

Casta inopportuna

deflorata prigioniera dell'Io votato

all'improprio appartenersi al vuoto

- e giungerai

(Lo soffia impertinente il vento)

ellisse d'un tramonto

ad incidere nell'incavo dell'ora

la rosa tagliente di silicio

prima che l'ultimo fiato

arda il tempo del nostro esilio.

 

Nota: ispirata dal Trillo del diavolo, di Giuseppe Tartini (1692 – 1770)

 

 

 
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