Non so cosa voglio
di Salvatore Armando Santoro
Non so cosa sto cercando o voglio,
so che di tristezza il cuor m'affonda
come un gabbiano perso su uno scoglio
solo subisco l'offesa gelida dell'onda.
Ormai subisco, non ho pił la forza
di ribellarmi a questo mio destino
son forte fuori ma sotto questa scorza
sono sempre io: un tenero bambino.
Rimango anche un vecchio sognatore
sconfitto da un mondo da cambiare,
un disilluso che donai il mio amore
a chi non l'ha saputo ricambiare,
a chi di affetto finto mi ha inondato
trasmettendomi dolcissime passioni
ma la vita, infine, m'ha prostrato
quando ho capito ch'erano emozioni.
Emozioni che non durano nel tempo,
destinate ad estinguersi e morire
se davvero manca il sentimento
che le alimenta e non le fa finire.
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