Il canto
dei girasoli
di Franca Canapini
A te c'inchiniamo,
padre
nella brezza dei primi mattini
torme e torme
d'individui nascosti
gli uni negli altri
succediamo
ad ogni estate
cercando di rassomigliarti
Essere come te che ci dai vita
infliggendoci calore - dolore
e tutte le sensazioni
dall'uno all'altro estremo:
la quiete della tua
assenza presenza
l'allegria del risveglio
la tenerezza del mattino
l'orrore di fornace nel meriggio
lo sperdimento
del tuo irridente sorriso
nel tramonto
e la consolazione
di una carezza a sera
per i tuoi figli
che, vivi
hanno sopportato
un altro giorno
Vedi come siamo belli, padre
cosė gialli di luce
e teneri, feriti
inermi
ti somigliamo pių
di tutti gli altri figli
con queste grosse teste
tentiamo di seguire
il tuo percorso in cielo
ma i nostri steli non ci sorreggono
e ricadiamo
Tu vai, eternamente vai
indifferente
ciclicamente torni
e non ci sai
per questo
ti chiamiamo dio
e ti adoriamo
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