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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Come una pietra focaia, di Tiziana Monari 26/08/2010
 

Come una pietra focaia

di Tiziana Monari

 

 

Lo ricordo il nostro amore d'eccessi e mancanze

come una pietra focaia

la tua nuca chiara

la traccia delle vertebre negli argini del corpo

il tuo vestito di satin rosa colmo di asole e bottoni

le tue gocce che si univano alle mie col sapore d'ambrosia e sangue

 

e quella seduzione della realtą che diveniva confusa

fiamma di spada senza nesso o forma

amalgamata nel corpo buio dell'estate

celata in una grossa anfora di Hebron

 

e il dolce dissidio del commiato

lattiginoso e abbondante

le nostre arterie pesanti

il nettare d'autunno che si trasformava in neve

l'arresa al cuore in  una dolcezza triste

le notte livide di sogni ciechi

dove dormivano l'assassinio e lo stupratore

il bimbo e l'angelo azzurro

fiutate all'estremitą della valle come  se fossero prede voraci

quelle notti alla rinfusa  mescolate insieme come un mazzo di carte

spossate di dolore

pesanti come un'antica stadera di ferro

diventate assenza

poi il nulla.

 

 
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