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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Sul far del crepuscolo, di Davide Vaccino 21/09/2010
 

SUL FAR DEL CREPUSCOLO

di Davide Vaccino

 

 

Sera caparbia d'estate;

Sole che indugia al tramonto

forgiando lunghe ombre dolenti.

Vedo a Ponente un disco di fuoco:

divino metamero quasi immortale,

e frotte di nubi d'abbacinante nitore.

Sfarzose s'inseguono, tubano

e si congiungono nell'arco del cielo

con l'unica mira di sedursi e coprirsi

di seme vermiglio e turchino

sotto un manto d'amante,

eppure turbandosi di tanto ardire.

 

Succede, allora, che un groppo

mi stringa la gola.

Tu dici che sia nostalgia?

Dici che sia rimpianto

quel tarlo che copulando

con memorie stantie

concepisce figli già vecchi?

Piango, dunque,

per quel che ho perduto nel Tempo

e dubbioso mi chiedo

a quanto sia valso

l'intero mio amare.

 

Nota: questa poesia è parte della nuova raccolta di Davide Vaccino intitolata "Opera Settima - L'Equinozio del Tempo", libro di 116 pagine in edizione limitata di 77 esemplari a cura del Gruppo Culturale Spontaneo “Enigma Divi” e i cui proventi saranno destinati alla Lotta contro i tumori.

Per acquisti: enigmadivi@gmail.com

 

 

 
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