Un lungo
viaggio
di Virginia Foderaro
Stanza senza finestre,
tanti vestiti sopra a una sedia.
Cose che a raccontarle
ci vorrebbe una vita.
Alcune restano
inchiodate nel cuore.
Altre prendono posto
nell'abisso della memoria.
Ripetute ossessioni
affacciate ai ricordi.
Sfrenate emozioni
riposate tranquille.
Chi è
che mi chiama?
Non capisco.
O forse, soltanto,
non riesco a sentirlo.
(da La Tua Voce
-
Opposto.net, 2010)
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