IPOCRITI
File di amici
nascosti in
trincee
di belle
parole.
Travestiti da buoni,
con dischi
incisi
di frasi
perfette;
studiate per
fingersi
uomini con
l'anima.
Col tempo scopri
i
cedimenti del trucco,
dei loro
ritornelli ritorti.
Inciampano,
piangono fra i
denti
che
sorridono cattiverie.
Li smascheri
e si
celano, dietro
sottili steli di
paglia
ormai secca,
inutile
e sterile.
E ancora tentano
di farti
credere
che sia un
albero verde,
mentre lo stelo
si spezza,
lasciandoli nudi.
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