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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Quarantadue lune, di Tiziana Monari 16/10/2010
 

Quarantadue lune (A Cesare Pavese)

di Tiziana Monari

 

 

E in questo giorno d'estate che si lascia guardare

ho sentito la morente voce buia

il soffio tenero della notte di fine agosto

il cono d'ombra della signora in nero

 

ho allungato gli occhi sulle mie quarantadue lune di ieri

sul rumore dei sogni seduti accanto

sugli spazi vuoti della vita

 

ho contato i solchi del tempo

il viaggio delle rughe sulla mia fronte

le mie mani inutili

decidendo di pagare il conto con i pochi spiccioli rimasti nelle tasche.

 

Mi sono innamorato della lentezza delle nuvole

fuggiasco

nell'ora dei pallori più estremi

e ho capito che il tempo non è importante

non esiste davvero

 

è soltanto un'anonima curva

ora che il giro è passato.

 

 
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