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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Noi, che abbiamo oltrepassato il Novecento, di Franca Canapini 16/10/2010
 

Noi, che abbiamo oltrepassato il Novecento

di Franca Canapini

 

 

Magri i nostri padri
affamati come il nomade
dopo l'ultima carneficina 
 



nessuno avrebbe sradicato da noi  la fame
e l'oscuro sogno di riscatto
 



Lunghe le infanzie povere
giocate nelle aie e nei cortili:
graniglie smosse, geloni
strade di sassi, biciclette
veglie alla luce dei camini
 
Non sappiamo più dire cos'erano
i silenzi estivi nel galleggiare
lento di piume lungo i fiumi
la sgusciatura di  granturchi  
di notte alla luce dei carburi
sotto i ciliegi le danze tribali  
alle prime raffiche dei geli
 



lontani,  impressi
nella  mente come miti



 
E poi l'accendersi della lampadina
il frigo, la lavatrice, il televisore



 ( protetti
da coperte e da centrini)



il telefono nero al posto pubblico
il telefono grigio in casa
lo scooter, l'automobile
la sirena della fabbrica
a svegliarci la mattina
e razzi
che fendevano lo spazio
 



nessuno avrebbe sradicato da noi la fame  
e l'oscuro sogno di riscatto
 



Piovvero oggetti accattivanti  
merci sublimi     
ci stringemmo in nidi
di vespe cittadini
proibiti il passo lento  
la lingua madre
 la terra sotto le scarpe
 



rasata al suolo e cosparsa di sale
la  millenaria civiltà rurale



 
Non sappiamo più dire cos'erano
quelle città scure,  i libri,  le lingue diverse
quel contestare i nostri vecchi
quella volontà decisa di affermarci
nelle piazze insieme quel ritrovarci
 
 
E ci disperdemmo in fabbrica, in ufficio
nelle scuole, nei negozi
rinnovammo case, mobili, parenti
c' ingozzammo di barche,  telefonini
ci attaccammo ai fili del computer
 



nessuno avrebbe sradicato da noi la fame 
e l'oscuro sogno di riscatto



 
Non sappiamo dire cos'è oggi
 il disincanto dei giovani  
davanti al nostro entusiasmo
ammutoliti
per una società in sviluppo
( sempre in sviluppo )



… perché noi,  solo noi
abbiamo corso in avanti
- solo in avanti -
freneticamente consumando
senza voltarci mai

 

 
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