NEBBIA
di Stefano Bianchi
I miei occhi respirano nebbia a pieni polmoni
con tutto il
fiato che la bicicletta
mi lascia.
La respiro ad occhi spalancati
questa nebbia che
al solito s'odia come neve
per la rabbia
dei nostri bambini
questa nebbia che
viene
a ridar vita a una cittą di
morti,
noi
dietro i
finestroni appannati di fabbriche e uffici
gialli,
sporco giallo di
neon e lampadina,
dietro i vetri di
casine del borgo, di negozi del centro
oggi vanamente puliti.
Al di lą mobili figurine
lascia supporre
l'umida mantella
che trasforma
questo posto qualunque in un paese di fiaba.
La respiro ad occhi spalancati
questa nebbia che
al solito s'odia come neve
per la rabbia
dei nostri bambini
questa nebbia che
viene
che se poi mi
tocca di viaggiare
maledico con le pił ricercate bestemmie.
Da Sputami a mare (Le voci)
Fara Edizioni, 2010