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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Bruma autunnale, di Salvatore Armando Santoro 14/12/2010
 

Bruma autunnale

di Salvatore Armando Santoro

 

 

Uggiosa nebbia al piano,

nella campagna guazzo e brina impera,

scuote la vetta il vento

il cinguettio d'un passero suggella

una giornata senza inizio e fine.

Bela gił al piano una pecora e dispera,

il suo richiamo si sperde lungo i fossi,

per i poggi velati di mistero

giunge dal nulla come nota strana

frammisto al maestrale che muggisce

e scorrazza in questo borgo antico

privo di suoni e povero di vita.

E la mia quercia scricchiola sperduta,

solitaria stride in mezzo al prato

tra la rugiada che i suoi rami imperla,

ombre fuggenti di desio diffonde

ultime pene sembra socializzi.

E m'abbraccia tra i suoi forti rami,

suggella un limite al suo amore,

mi scuote e mi risveglia nell'arguire,

mentre la sera gią di nuovo scende

in questo cuore apatico che osserva

un tramonto offuscato che gią affonda

nella fanghiglia d'un pantano marcio

che la vita allontana e la sospinge

in una immensitą che non ha  tempo.

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014092246 »