Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
  Poesie  Narrativa  Poesie in vernacolo  Narrativa in vernacolo  I maestri della poesia  Poesie di Natale  Racconti di Natale 

  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Nobil Donna, di Domenico Sergi 18/01/2011
 

Nobil Donna

di Domenico Sergi

 

 

Ti vedo come fossi gran Signora,
con falde larghe il tuo cappello in testa,
d'oro cadenti i  riccioli sul collo,
bianca camicia sul d'avanti aperta
e un gran sorriso dolce sulla bocca….
 
E  vieni avanti lieve cadenzando,
mostrandoti  al folle e all'inesperto,
passi dov'è bagnato o c'è  disastro,
porgi una mano all'uomo ch'è maldestro,
trasformi il triste come gioco in festa…
 
Vedo il tuo riso spandersi nel vento,
il tuo capriccio, le movenze il gesto,
giochi la tua partita aperta col destino,
ove ti garba vinci in due –tre mosse
spargendo in aria suoni di violino…
 
Bello è vederti in sonno… Nobil Donna,
specie quando ti approssimi al mattino,
profumi emani e immagini d'intesa :
ceste ripiene d'ori in abbondanza
e colmi il cuor di sogni e di speranza…
 
Vi  penso e son contento, o mia  Signora,
“Il troppo m'avanza e il giusto m'è abbondante”.
Non ambisco grandi mete né ricchezze :
datemi tanta salute , se potete ,
la mente lucida e la penna … splendente.

 
©2006 ArteInsieme, « 014088816 »