La mia terra
di Luigi Panzardi
Dalle piaghe
oscene delle montagne
un umido
fuoco rosso sortisce
incendia
con rancore le campagne
fin le
sontuose dimore circuisce.
I fiumi gonfi
di melme industriali
dalla Mafia
deviati su altri letti
bollono
intorno ai nuovi cascinali
con acque
che hanno rigurgiti infetti.
Grigio è sulle
città di cimitero;
sui
binari lucenti ne disperati
sferraglia dei tram un lamento austero.
Dell'Italia
son vizi affezionati
senza i
quali sarebbe l'eccezione
nel mondo
dove tutto è d'occasione.
(Da
Finestre e balconi – Unibook.com, 2010)