In quell'altrove
di Gavino Puggioni
A volte ti
cerco nei posti dove non sei,
nei
miei pensieri fatti di origami
che al
primo soffio di vento volano via.
Cercandoti, da
solo, ti incontro in un campo di grano
o nei
viali dove passeggiano luci di mezzogiorno,
o in
fondo alle scale vicino all'uscita
che
porta alla stazione dei treni fantasma
dove
tu sali incosciente e sorridente
dimenticando anche me, ridotto a niente.
Mi dispero e
ti chiamo,
urlo,
ormai
non ho voce che ti raggiunga.
Sei già in
quell'altrove che sognavi
fra
chimere saltimbanchi e lustrini.
L'effimero
della vita ti ha portato via.
A me è rimasta
la nostalgia dei tuoi occhi,
l'improvviso
del tuo sorriso
e,
ahimè!, mi sono arreso,
non ho
avuto coraggio
.........
e sì
che mi avevi fatto vedere
il tuo
giardino di maggio