Forse
di Maria Teresa Santalucia Scibona
Termine vago,
che annovera paure e incertezze.
Esaltante come un gioco d'azzardo.
Concetto oscuro e terribile
capace di comprimere e dilatare
all'infinito il tempo delle attese.
Quando il dubbio molesto,
fiero del suo potere
m'imprigiona nella scomoda
categoria del colpevole.
E con voce aspra e sonora
sveglia le ore sommesse della notte.
E la masnada irruenta dei pensieri
lacera l'ostello dei sogni.
Solo la soave speranza
foriera di delizie,
eccellente acquavite dell'anima
mi sussurra un debole forse.
Forse domani saremo felici.
|