Dolori
silenti
di Katia Ciarrocchi
Il lenzuolo niveo di ciò ch'è stato
dice il pallido svanire del volto.
I contorni si fanno evanescenti
sotto la maschera che li copre
perdono di consistenza
Lotta crudele di me bimba
contro l'orco che investì la mia vita
attimo freddo di silenzio
nel quale tutto si bloccò
L'orizzonte clessidra vira in azzurro
lo stillicidio della sua durata
Intorno ad ogni arbusto
l'ombra fa il suo cerchio,
cresce, decresce, danza
il regolare girotondo
di quando bambina
giocavo a perdermi nella folla
mobile e indifferente
ciò che avrebbe dovuto essere possibilità
del possibile in quanto possibile
fa risuonare il trascorrere
nell'insensibilità dei giorni
La carne cruda del vivente
dissanguata sul banco del macellaio,
con mano ferma vuota la vescica biliare
d'una infanzia resecata
Quante cose avremo visto
aprendo la nostra vita angusta
a tutti i venti del tempo