Jalsalmer
di Tiziana
Monari
Si adagia su
uno splendore di sabbie perenni
Jalsalmer
cittą
di frangipani, di mollica di pane bianco,di grano, di polvere di stelle
creata di notte dalla regina di Saba
brulicante di vita nell'ombelico delle sue
antiche pietre
nelle
case di pan di zenzero
nei
ricordi abbarbicati come ricci sopra il cuore
vive
di giorno pigra in una magia di fumo
nell'andare
del tempo perduto
in una
stagione di brume sottili
infiammandosi di bagliori d'argento
curvandosi sopra le torri come una
penitente affaticata
il
vento che danza fino a ridurre in brandelli le preghiere
le sue
fate dal ventre piatto
i suoi
angeli di marzapane
i suoi
giganti dalle pupille iridescenti.
E tutto tace
in un bagliore azzurro di farfalle
nel
baluginio pigro delle lucciole d'estate
la
luna scintilla come una scheggia di diamante
dalle
porte celesti del cielo Dio sorride incantato.