Alba e tramonto
di Salvatore Armando Santoro
Cuore, oh cuore stupido che vibri,
e ti commuovi quando l'alba sorge
il sole guardi limpido che sale
l'onda carezzi, gli occhi chiudi al male.
Cuore infantile che ancora attendi
che l'acqua fresca risalga la collina
che speri in un passato che ritorni,
negli affetti che ormai son seppelliti.
Cuore gentile che nei versi affoghi
e di illusioni vivi e ti imbottisci
che una lacrima versi alle miserie
che il mondo in abbondanza ci regala.
Cuore che sempre ti uniformi
all'infelicità di tanta onesta gente,
gioisci come un tenero bambino
alla letizia quando si presenta.
Mio vecchio cuore alle afflizioni avvezzo
che speri in un amore ormai finito
che credi che nel mondo il sol risorga
alla speranza a cui nessuno crede.
Stupido cuore ancora non t'accorgi
dell'edonismo squallido che impera
l'amore a cui aspiri è solo un sogno
che l'autunno sfronda ogni stagione.
Nel mondo, o cuore, regna la miseria,
nei sentimenti più nessuno crede
tutto si esaurisce in un orgasmo
che lascia il nulla e fa morir l'affetto.
Sciocco mio cuore che al tramonto vibri
e ti emozioni quando il sole muore
lo guardi tremulo nel mare declinare
e insieme a lui gli chiede di annegare.
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