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  Scritti di altri autori  »  Narrativa  »  Inverno, di Enzo Lombardo 08/09/2007
 

Inverno

di Enzo Lombardo

 

 

 

 

Alberi spogli, tra i filari; nidi scoperti tra stecchi e foglie accartocciate, in attesa. I passi leggeri sull'erba umida e sulle foglie marce, sono senza storia e senz'ombra, quasi senza rumore. Sulla strada in leggera salita un ciclista solitario fa udire il fruscio della catena: ma è già piccolo, una figurina, un punto lontano sopra il dosso; fra poco scomparirà nella discesa, inghiottito dalla luce ferma e dal silenzio.

E' bello averti vicino, qui, ora. E insieme strisciare le palme nei tronchi, sentirne la ruvida pelle e il tepore del sonno. E insieme socchiudere gli occhi per carpirne l'odore. E ridere insieme della nostra pazzia, immersi nel grigio e nel grigio volare tra felci avvizzite e sterpi crocchianti. 

Alberi fra gli alberi, le braccia tese come rami e così girare e girare e incontrarci e stringerci ancora ed ancora. E non avere paura dell'inverno.

Vedi quella nuvola bassa? E' di un grigio più grigio. Fra poco non ci vedremo neppure, amore mio. La nebbia ci toglierà i contorni, i colori: dovrò avvicinare il mio viso al tuo per leggerti dentro. Si toccheranno i nasi gelati. Ci perderemo felici nella nebbia attaccati alle labbra.

 

 
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