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  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  Lento come il principio di un'alba, di Alda Merini 02/01/2014
 

 

Lirica insolita questa, ma Alda Merini non finiva mai di stupire e in questi versi, intrisi di rimpianto per un mondo a misura d'uomo, c'è un vibrante atto d'accusa a una società in cui la poesia sembra non avere più patria.

 

Lento come il principio di un'alba

di Alda Merini

 

Lento come il principio di un'alba
è venuto un giovano amore
un rondone in cerca del primo fiore.
Ahimè praterie disperse,
i fiori della giovinezza hanno visto
un triste distacco dal primo fiato dell'erba
e i grattacieli della paura
hanno preso il posto del prato.
Morirà il rondone disperso
senza la propria compagna
con l'usbergo di piume
che gli si gela addosso.
La casa dei miei vent'anni
dove il rondone avrebbe fatto nido
è stata demolita dagli affreschi
di un'arte degenerata.
Non avremo un bar per festeggiare il canto,
il rondone tradito non avrà più una terra.

 

 

 

 

 

 
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