Mi
piacciono queste poesie che sprizzano gioia da tutti i pori, con una
serie di risvegli che vanno dalle suorine fino addirittura alle
pietre, passando per gli ammalati. Sono versi di speranza che
scaldano ancor più del sole.
Risveglio
primaverile
di
Francesco Pastonchi
Quante
campane suonaron d'argento
schiette giulive al sole
mattutino!
Tutta la gente si mise in cammino
per obbedire
al lor comandamento.
Anche le suore uscivan di convento
a
due a due col loro passettino,
anche i malati godeano il
festino
e spalancavano i balconi al vento.
Anche
la pietra non parea più muta,
ché sentiva un desìo
d'esser leggera,
concorde al tremolar degli alberetti:
poiché
ignuda e improvvisa era venuta
alfine l'aspettata
messaggera,
colme le nivee braccia di fioretti.
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