Rosa
Staffiere rientra senz’altro fra i poeti che preferisco. Nella
sua arte non posso che ammirare la semplicità, ma non povertà,
dell’esposizione di concetti profondi e talmente radicati che
sembrano uscire dalla penna senza interruzione. E anche il tema della
morte è affrontato con serenità, indubbiamente in forza
della fede, ma anche come una fase della propria vita terrena.
L'attesa
di
Rosa Staffiere
Sarà
d'autunno,
d'inverno o primavera,
serena attenderò
l'angelo
della sera.
Al mio Signore
chiedo solo un favore,
che
abbia il viso
del mio amore,
i suoi occhi azzurri
e il
suo sorriso,
Volerò tra le sue braccia
che tenere mi
accoglieranno.
Egli mi porterà nei prati già
fioriti
dove scorreranno latte e miele
dove ci son canori
uccelli,
dove gorgogliano i ruscelli
trascorrenti l'edenico
giardino
dove, certo, continuerò la mia vita,
come
la luce tersa del mattino.
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