Caterina Trombetti è nata a Firenze dove svolge l'attività di insegnante, occupandosi
prevalentemente dell'educazione degli adulti. Intensa è la sua attività di
promozione alla lettura e frequenti sono gli incontri, in veste di autrice, con
gli alunni delle scuole in varie città. Come poeta è presente in varie
antologie e riviste, e noti critici letterari si sono occupati della sua
poesia, che ha avuto traduzioni in diverse lingue.
Le sue precedenti raccolte poetiche sono: Il pesce nero, 1990; L'obliqua magia del tempo, 1996; Stelle della mia Orsa, 2002.
Con la
Passigli Editori
ha pubblicato nel 2000 Fiori
sulla muraglia e nel 2004 Dentro
al fuoco.
Sito Internet: http://www.caterinatrombetti.com/
Perché scrivi?
Scrivere è stato ed è il
mio modo di essere dentro l'esistenza, di rapportarmi alla vita. Fare della
parola uno strumento di comunicazione delle emozioni è diventato sempre più
necessario, quando ho compreso che la poesia era per me soprattutto un modo di
essere al mondo e di sentire le cose.
Alla base di tutte le tue opere c'è un
messaggio che intendi rivolgere agli altri?
Io credo che la poesia sia
un bisogno dell'uomo anche quando sembra che l'uomo non abbia più bisogno della
poesia. Effettivamente sembra che l'uomo di oggi, così tecnologico e frenetico
non abbia più tempo per la poesia. Ma la poesia, proprio per la sua
sinteticità, mi sembra la forma espressiva ideale per questi nostri tempi. Io
credo che chiunque, anche la persona apparentemente più arida, possieda una
capacità di sentire che lo fa entrare in sintonia con il poeta. E questa
capacità di sentire è già di per sé poesia.
Ritieni che leggere sia importante per
poter scrivere?
Penso che lo scrivere sia
il frutto di due aspetti: uno la disposizione mentale,
spirituale ed emozionale, l'altro il sapere accumulato dentro di sé attraverso la
lettura delle opere letterarie, saggistiche ed anche scientifiche. Insomma la
lettura è alla base della buona scrittura.
Che cosa leggi di solito?
Leggo un po' di tutto,
anche se il tempo è sempre troppo poco. Leggo soprattutto libri di poesia e
narrativa, preferendo i romanzi brevi. Leggo riviste che hanno per oggetto la
natura o la scienza. Fra i miei autori preferiti: Leopardi, Dickinson,
Luzi, Pratolini, Ungaretti.
Quando hai iniziato a scrivere?
Ho scritto la prima poesia
all'età di 8 anni. Quella è stata la mia prima “emozione” poetica, in un'epoca
in cui la scuola vedeva nella poesia un puro esercizio mnemonico. Questa “emozione”
è poi cresciuta in me finché è diventata un'esigenza profonda.
I tuoi rapporti con l'editoria.
I rapporti con l'editoria
sono sempre difficili. Purtroppo molti pubblicano a
loro spese, perché altrimenti non è possibile stampare e forse per questo c'è
tanta produzione, che poi non viene neppure distribuita. Per quanto mi riguarda sono stata fortunata perché l'editore
ha scelto di pubblicarmi nella sua collana di poesia. Oggi, però, è molto buona
la diffusione attraverso Internet, che può raggiungere molte più persone e
paesi.
Che cosa ti piacerebbe scrivere?
Mi piacerebbe provare
sempre tanta capacità di emozionarmi e tanta voglia di conoscere per poter
continuare a scrivere. Scrivere della vita nei suoi più sfaccettati aspetti,
scrivere dell'esistenza nel suo bene e nel suo male. Questo, però, non parte
dalla mente, da un'idea da mettere sulla carta, ma da una
forte scossa che viene dal profondo e che si manifesta nella parola. Solo
così è possibile scrivere per comunicare agli altri il senso di ciò che si è
provato, come fossimo una cassa di risonanza. Il mio desiderio è quello di
continuare a scrivere poesia.
Scrivere ha cambiato in modo radicale
la tua vita?
In modo radicale non
direi, l'importante è rimanere se stessi, forti della propria autenticità. Certo
è che scrivere mi ha messo a contatto con molte persone del mondo della cultura, che si
è via via ampliato oltre i confini della mia città,
Firenze. Il più significativo degli incontri è stato quello con il poeta Mario Luzi. E' stata una grande e profonda amicizia durata gli
ultimi quindici anni della sua vita. Anni in cui ho potuto condividere molti
eventi che lo hanno riguardato e di cui sono stata partecipe. Il conoscerlo e
il poter parlare con lui ha rappresentato per me un arricchimento e una
crescita costante.
Qualche consiglio per chi ha intenzione
di iniziare a scrivere.
Il consiglio è quello di
leggere molto ed essere convinti che scrivere fa bene in ogni caso, anche fosse
solo per se stessi.