L'intervista
è a Gordiano Lupi, classe 1960, scrittore eclettico (horror, saggi, traduzioni)
con all'attivo numerose pubblicazioni, conosciuto
anche in qualità di direttore editoriale de il Foglio.
Perché scrivi?
Domanda da un milione di euro. Scrivere fa parte
della mia vita da sempre, anche prima di cominciare a pubblicare. Nel mondo
editoriale contemporaneo forsesarebbe meglio
chiedersi perchè si pubblica.
Alla base di tutte le tue
opere c?è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
Mi guardo come dalla peste dagli autori che
vogliono lanciare dei messaggi. A me piace raccontare delle storie, poi se viene fuori anche una sorta di messaggiobene, ma non è fondamentale.
Ritieni che leggere sia
importante per poter scrivere?
Samuel Johnson diceva:
"Non intendo conversare con una persona che abbia scritto più di
quanto ha letto". Mi pare fondamentale che uno scrittore sia anche un
lettore forte, soprattutto del genere di libri che lui stesso
scrive. Avete mai visto un regista che non è mai entrato in un cinema? Un
commediografo che non ha mai visto un'opera teatrale?
Che cosa leggi di solito?
Di tutto. Leggo pure molte cose che non mi
piacciono perchè scrivo recensioni per diverse riviste. Se devo dire quali sono
le cose che più amo opto per i romanzi sudamericani e per le opere degli
scrittori cubani come Gutierrez, Infante, Lima, Padura Fuentes (stupendo il suo
ultimo romanzo!)...
Quando hai iniziato a
scrivere?
Ho sempre scritto, sin dalla scuola elementare. Ho
cominciato con le poesie, le sceneggiature per fumetti (che faccio ancora oggi
e che presto saranno pubblicate in Spagna) e i concorsi letterari (che non
servono a niente), ma diciamo che ho cominciato a
farlo "professionalmente" dal 1998.
I tuoi rapporti con
l'editoria.
Difficile rispondere in due parole. Sui miei
rapporti con l'editoria ci ho scritto due libri: Quasi quasi
faccio un corso di scrittura (Stampa Alternativa, 2004) e Nemici miei (Stampa
Alternativa, 2005). Rimando a quei testi. Posso aggiungere che i rapporti
restano difficili ma che sono in via di miglioramento. La grande editoria
resta per me un'utopia, ma non me
ne faccio un problema.
Che cosa ti piacerebbe
scrivere?
Tutto quello che scrivo e che pubblico è frutto di
miei precisi interessi. Per fortuna non sono vincolato a editori che mi
impongono di scrivere cose alla moda solo per vendere mille copie in più... In questo momento mi piacerebbe pubblicare un libro su Cuba,
un libro dove racconto il vero volto di Cuba. Non è detto che non lo faccia.
Scrivere ha cambiato in modo
radicale la tua vita?
No, non credo sia possibile che una cosa
simile accada.
Qualche
consiglio per chi ha intenzione di iniziare a scrivere.
Avere molta passione, costanza e pazienza.
Soprattutto non attendersi mai che la scrittura cambi la tua vita. Se
otterrete qualche piccolo risultato vedrete soltanto aumentare la dose di
invidia nei vostri confronti. Quindi scrivete solo se avete una vera passione e
se pensate di avere qualcosa da dire, altrimenti non ne fate di niente.