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  Intervista all'autore  »  Intervista a Gordiano Lupi 26/04/2006
 

L'intervista è a Gordiano Lupi, classe 1960, scrittore eclettico (horror, saggi, traduzioni) con all'attivo numerose pubblicazioni, conosciuto anche in qualità di direttore editoriale de il Foglio.

 

Perché scrivi?

Domanda da un milione di euro. Scrivere fa parte della mia vita da sempre, anche prima di cominciare a pubblicare. Nel mondo editoriale contemporaneo forsesarebbe meglio chiedersi perchè si pubblica.

 

Alla base di tutte le tue opere c?è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?

Mi guardo come dalla peste dagli autori che vogliono lanciare dei messaggi. A me piace raccontare delle storie, poi se viene fuori anche una sorta di messaggiobene, ma non è fondamentale.

 

Ritieni che leggere sia importante per poter scrivere?

Samuel Johnson diceva: "Non intendo conversare con una persona che abbia scritto più di quanto ha letto". Mi pare fondamentale che uno scrittore sia anche un lettore forte, soprattutto del genere di libri che lui stesso scrive. Avete mai visto un regista che non è mai entrato in un cinema? Un commediografo che non ha mai visto un'opera teatrale? 

 

Che cosa leggi di solito?

Di tutto. Leggo pure molte cose che non mi piacciono perchè scrivo recensioni per diverse riviste. Se devo dire quali sono le cose che più amo opto per i romanzi sudamericani e per le opere degli scrittori cubani come Gutierrez, Infante, Lima, Padura Fuentes (stupendo il suo ultimo romanzo!)...

 

Quando hai iniziato a scrivere?

Ho sempre scritto, sin dalla scuola elementare. Ho cominciato con le poesie, le sceneggiature per fumetti (che faccio ancora oggi e che presto saranno pubblicate in Spagna) e i concorsi letterari (che non servono a niente), ma diciamo che ho cominciato a farlo "professionalmente" dal 1998.

 

I tuoi rapporti con l'editoria.

Difficile rispondere in due parole. Sui miei rapporti con l'editoria ci ho scritto due libri: Quasi quasi faccio un corso di scrittura (Stampa Alternativa, 2004) e Nemici miei (Stampa Alternativa, 2005). Rimando a quei testi. Posso aggiungere che i rapporti restano difficili ma che sono in via di miglioramento. La grande editoria resta per me un'utopia, ma non me ne faccio un problema.

 

Che cosa ti piacerebbe scrivere?

Tutto quello che scrivo e che pubblico è frutto di miei precisi interessi. Per fortuna non sono vincolato a editori che mi impongono di scrivere cose alla moda solo per vendere mille copie in più... In questo momento mi piacerebbe pubblicare un libro su Cuba, un libro dove racconto il vero volto di Cuba. Non è detto che non lo faccia.

 

Scrivere ha cambiato in modo radicale la tua vita?

No, non credo sia possibile che una cosa simile accada.

 

Qualche consiglio per chi ha intenzione di iniziare a scrivere.

Avere molta passione, costanza e pazienza. Soprattutto non attendersi mai che la scrittura cambi la tua vita. Se otterrete qualche piccolo risultato vedrete soltanto aumentare la dose di invidia nei vostri confronti. Quindi scrivete solo se avete una vera passione e se pensate di avere qualcosa da dire, altrimenti non ne fate di niente.

 

 

 

 

 

 

 
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