L'intervista
è a Gian Paolo Benini, 46 anni, residente a Ferrara.
Si diletta da diverso tempo a scrivere soprattutto poesie e alcune di queste,
fra cui quella presente nel sito, sono state raccolte in un e-book intitolato I
giardini dell'Ambasciata, scaricabile liberamente da questo link:
http://www.isogninelcassetto.it/benini_1.html
Perché scrivi?
Sin da bambino ho vissuto nel narrare. Raccontare,
scrivere è il mio modo di essere.
Alla base di tutte le tue
opere c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
Nessun messaggio conscio; poi ciò che viene stimolato nel lettore è quanto di più misterioso si
possa immaginare
Ritieni che leggere sia
importante per poter scrivere?
Non
saprei. Io non ricordo un attimo della mia esistenza trascorsa senza leggere.
Non credo di essere molto obbiettivo.
Che cosa leggi di solito?
Romanzi
classici e contemporanei, saggi storici e anche romanzi di genere. Insomma
tutto o quasi.
Quando hai iniziato a
scrivere?
Appena
ho avuto la possibilità tecnica di farlo. Alle elementari e alle medie avevamo
un giornalino e lì ho pubblicato i miei primi racconti gialli e di
fantascienza. A quindici anni ho iniziato a scrivere poesie e racconti non di
genere.
I tuoi rapporti con
l'editoria.
Nessuno
Che cosa ti piacerebbe
scrivere?
Un
romanzo con il respiro di Cime tempestose.
Scrivere ha cambiato in
modo radicale la tua vita?
Non
conosco altra vita al di fuori dello scrivere
Qualche consiglio per chi
ha intenzione di iniziare a scrivere.
Non
sono in grado di darne. Almeno non ancora.