Il
grande giorno della festa
Trasparenze
nel seme di speranza
di
Alessandra Damiani
Genesi
Editrice
Saggistica
Religione e Spiritualità
Pagg.
200
ISBN
9788874147366
Prezzo
Euro 12,00
PRESENTAZIONE
Alessandra
Damiani ha il grande merito di riportare l’attenzione, di chi
studia per fede o per cultura il significato del Cristianesimo, a
un’attenta lettura della Bibbia, con particolare rilevanza
al Vangelo e
all’opera di apostolato svolta da Paolo con i suoi fondamentali
scritti. A tale nucleo primigenio si aggiungono in successiva
sedimentazione gli scritti elaborati dai padri della Chiesa e le
interpretazioni fornite dai pontefici nel corso bimillenario della
storia della religione cristiana. Per quanto attiene la voce espressa
dai pontifici, si noterà che l’Autrice privilegia citare
quelli più recenti, che hanno condotto la Chiesa attraverso il
XX e XXI secolo, tendenzialmente da dopo il Concilio Vaticano II.
L’effetto che ne sortisce è quello di volutamente
offrire al lettore una visione bipolare della Chiesa: la prima come
documentazione commentata del valore primigenio rivelativo ed eterno
della Buona
Novella;
la seconda come illustrazione del recente cammino storico-religioso
compiuto dalla Chiesa nei tempi dell’attualità. Non si
tratta di una diplopia come distorsione dalla visione corretta, ma di
una necessità imprescindibile per comprendere l’immenso
patrimonio religioso, filosofico e storico che la Chiesa rappresenta
nel cammino dell’intera umanità: il cammino già
compiuto e quello futuribile. Idealmente, occorre fare riferimento a
una Chiesa Celeste, che è la sede dell’Alto, cioè
è l’espressione di Dio; e una Chiesa pellegrina, che è
la sede del basso, cioè è l’espressione
dell’uomo. In verità, come l’Autrice chiarisce,
non si tratta affatto di due entità distinte, ma di una sola e
unica espressione della volontà di Dio, che assume la forma
dell’Uomo Perfetto in Cristo, seduto alla destra di Dio, e che
assume la forma del milite religioso battezzato che combatte la
“giusta battaglia” per consustanziarsi nell’Uomo
Perfetto. La distinzione tra Alto e basso è
in verità risalente a epoca medievistica, e ha fortuna non
solo in campo religioso, ma anche letterario, presso il principe
degli autori religiosi, Dante, che distingue fondatamente lo
stile Alto del
paradiso da quello basso dell’inferno.
Il
grande giorno della festa è
rappresentato dal trionfo finale ed eterno della Chiesa Celeste: si
raccoglie la messe del prodigioso cammino compiuto dalla Chiesa
pellegrina nei secoli e l’intera umanità diviene Uomo
Perfetto in Cristo. Il
giorno della festa è,
in verità, un’espressione simbolica polivalente, che in
campo cristiano tende a essere individuata comunemente con il giorno
della nascita di Cristo, il 25 Dicembre. In epoca pagana, in quello
stesso giorno si celebrava la Festa
del Sole nascente,
che coincideva con l’inizio dell’inverno. Nell’ambito
del popolo ebreo, in epoca più o meno coincidente, si
celebrava la Festa
del raccolto e delle tende,
che coincideva con la fine della vendemmia e delle messi raccolte dai
campi. La simbologia religiosa adottata universalmente non può
non avere dei valori antropomorfi e storici, in modo da rendersi
comprensibile come messaggio agli uomini in cammino nel secolo in cui
si appalesa. Cristo è apparso a un popolo per metà
pastore e per metà contadino: le sue parabole non potevano che
esprimersi con simbologie comprensibili ai pastori e ai contadini. Il
valore simbolico si rinnoverà in continuazione nelle forme
esteriori dell’espressione, pur mantenendo inalterato il
significato contenutistico del messaggio.
Il
grande giorno della festa è
un libro che si pone come obiettivo una riflessione sulla fede del
cristiano riguardante la meta e lo scopo che il credente deve darsi
nella vita terrena. Sono una meta e uno scopo di contenuto
essenzialmente di fede: è il protendere verso l’altrove;
è il riconoscimento del regno di Dio, cui egli potrà
accedere mediante l’agape, cioè la realizzazione
dell’amore verso il Signore, il prossimo e la carità.
Gli insegnamenti gli derivano da Cristo e il consiglio, l’aiuto
e la guida gli derivano dal presbiterio che viene svolto dalla
Chiesa.
Ciò che rappresenta il contributo innovativo
elaborato da Alessandra Damiani, al dialogo storico che la Chiesa
pellegrina sta sviluppando nella contemporaneità, consiste
nella convinzione, asserita con il conforto di un’ossequiosa e
corretta lettura della Bibbia e della patristica, che la donna non
potrà più essere esclusa dal presbiterio. In altre
parole, se non si ammetterà anche la donna a svolgere il
presbiterio, la Chiesa non potrà progredire nel suo cammino
storico di realizzazione del Cristianesimo, proprio perché la
Chiesa è Donna e Dio è Padre e Madre, come sostenuto da
Papa Francesco. Non vi è assolutamente nulla di scandaloso o
di riprovevole e neppure di eretico nell’affermazione di
Alessandra Damiani, stante il fatto che il nostro Pontefice Cattolico
Francesco è abituato a conversare in pace e in armonia con
sacerdotesse anglicane donne, che svolgono la funzione sacerdotale in
totale parità con i sacerdoti uomini. Anzi, recentemente è
stata nominata una donna come vescovo anglicano, cioè come
superiore ai sacerdoti uomini che ella dovrà guidare nel nome
di Cristo, nello svolgimento della loro missione pastorale.
Il
libro merita un’attenta lettura, altamente rigenerativa dei
valori profondi del messaggio cristiano. Ancora di più, il
libro di Alessandra Damiani merita una pacifica accoglienza e
discussione nel consesso della famiglia cristiana, per un confronto
sia storico sia catechistico sul cammino che la Chiesa deve indicare
per la diffusione dell’agape cristiana tra tutte le genti.
Sandro
Gros-Pietro
Alessandra
Damiani è
nata a Torino il 29 dicembre 1966. Ha conseguito la Laurea in
Filosofia del Linguaggio presso l’Università di Torino
nel 1990 e il Dottorato di Ricerca in Filosofia della Scienza presso
l’Università di Genova nel 1997. Ha studiato Scienze
Cognitive alla Rutgers University, New Jersey, tra il 1994 e il 1998,
sotto la guida di Jerry Fodor, Steve Stich e Brian Loar. Ha
pubblicato gli esiti delle proprie ricerche giovanili su le
riviste Sistemi Intelligenti ed Epistemologia. A causa
di una improvvisa malattia ha poi lasciato l’impegno lavorativo
universitario, cui è ritornata nell’anno accademico
2014-2015 quale docente a contratto di Inglese Scientifico.
Attualmente svolge la propria attività didattica presso il
Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino.
Lavora anche come traduttrice. È ministro straordinario della
comunione nella Diocesi di Torino, pratica sport a livello non
agonistico e si dedica allo studio ed esecuzione del canto sacro.
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