Ora
che eravamo libere
di
Henriette Roosenburg
Fazi
Editore
Narrativa
Pagg.
278
ISBN
9788893258012
Prezzo
Euro 18,00 (eBook Euro 9,99)
Sopravvivere
alla guerra, alla deportazione e al carcere, scampare a una condanna
a morte e ritrovare la libertà tramite un lento e accanito
ritorno verso casa, restare in vita per testimoniare e non far
dimenticare un’esperienza che ha coinvolto migliaia di
resistenti contro la barbarie nazista: tutto questo è Ora
che eravamo libere,
l’intenso memoir che la giornalista olandese Henriette
Roosenburg pubblicò nel 1957 e che, grazie all’immediato
successo presso i lettori americani, documentò in modo diretto
la Nacht
und Nebel,
la terribile direttiva emessa nel dicembre 1941 da Adolf Hitler volta
a perseguitare, imprigionare e uccidere tutti gli attivisti politici
invisi al regime nazista. Nata nel 1916 in Olanda, Henriette
Roosenburg aveva appena cominciato l’università quando
si unì alla resistenza antinazista. A causa della sua attività
come staffetta partigiana prima e giornalista poi, nel 1944 fu
catturata, imprigionata nel carcere di Waldheim in Sassonia e
condannata a morte. Nel maggio dell’anno successivo, venne
liberata assieme ad altre sue compagne di prigionia, iniziando un
lunghissimo viaggio per tornare a casa, un’autentica odissea
attraverso la Germania sprofondata nel caos di fine conflitto. In
mezzo a soldati alleati che presidiano il territorio, nazisti in fuga
e tedeschi diffidenti o addirittura ostili perché ancora
fedeli al regime, tra innumerevoli astuzie, baratti e peripezie, le
protagoniste di questa estenuante via crucis riusciranno alla fine a
riabbracciare le proprie famiglie in patria.
Procedendo in modo
limpido e preciso e con una lingua duttilissima ma priva di
sbavature, guidata dall’urgenza dell’affermazione dei
fatti accaduti, Henriette Roosenburg ci offre non solo un momento
cruciale della propria personale esistenza, ma soprattutto un
poderoso affresco della tragedia che ha coinvolto milioni di vite
durante e immediatamente dopo la seconda guerra mondiale. Bestseller
negli anni Cinquanta, ai tempi della prima uscita americana, questo
potente memoir viene oggi riscoperto a livello internazionale.
«Un
libro che ti fa capire che gli esseri umani sono in grado di fare
praticamente tutto. E ti rende felice del fatto che esistiamo, che
l’universo ospita creature del genere».
«The
Washington Post»
«Una
storia che verrà ricordata a lungo per il modo in cui ritrae
il coraggio degli uomini e la resistenza nutrita dalla passione per
la libertà».
«The
Saturday Review»
«Il
libro più commovente che io abbia letto dopo il Diario di
Anne Frank».
«Truth
Magazine»
Henriette
Roosenburg quando
scoppiò la seconda guerra mondiale era studentessa di Lettere.
Audace e avventurosa, prese subito parte alla resistenza olandese:
lavorava per la stampa clandestina e aiutava le persone ad
attraversare il confine. All’inizio del 1944 fu catturata dai
nazisti e condannata a morte per ben tre volte. Emigrata in America
dopo il conflitto, morì nel 1972 a New York dopo
un’appassionata carriera giornalistica che la vide diventare
una delle firme di maggior prestigio del «Time».
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