Ricordi
della Corte d’assise
di
André Gide
Edizioni
Clandestine
Pagg.
96
ISBN
9788865969700
Prezzo
Euro 7,50
Ricordi
della Corte di Assise è
una raccolta di impressioni e di cronache, estratta dagli appunti che
l’autore prese durante la sua esperienza come giurato alla
Corte d’Assise di Rouen nel 1912, esperienza che lo segnò
profondamente. “I tribunali hanno sempre esercitato su di me un
fascino irresistibile. Quando viaggio, in una città, quattro
cose mi attirano: i giardini pubblici, il mercato, il cimitero e il
tribunale. Oggi so per esperienza che una cosa è ascoltare un
verdetto, un’altra è aiutare di persona a render
giustizia. Quando uno è fra il pubblico può crederci
ancora. Seduto sul banco dei giurati, ripete a se stesso la parola di
Cristo: “Non giudicate”. Certo, sono persuaso che una
comunità non può fare a meno di tribunali e giudici; ma
a che punto la giustizia umana sia dubbia e precaria, l’ho
potuto sentire per dodici giorni consecutivi, sino all’angoscia.
E ciò, spero, apparirà un po’ da queste note”.
In queste pagine, Gide svela con amara obiettività la duplice
violenza subita dalle vittime: quella dell’aggressore o del
ladro e quella, non meno brutale, della corte, che, invece di ergersi
a paladina dei deboli e degli oppressi, pare avallare inesorabilmente
la loro oppressione.
André
Gide (1869
– 1951) scrittore francese, ricevette il premio Nobel per la
letteratura nel 1947. Tra le sue innumerevoli opere, si ricordano:
L’immoralista (1902), La porta stretta (1909) Corydon (1920),
Se il grano non muore (1926).
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