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Elena Marchetti, titolare dello Studio Editoriale Marchetti
http://www.editorialemarchetti.it/home.htm
Le origini della vostra
attività.
La nostra attività (nata nell'aprile
2006) nasce dall'esperienza maturata dalla titolare, Elena
Marchetti – come collaboratrice di diverse case
editrici – e dai suoi collaboratori.
La finalità è stata
quella di creare uno studio editoriale che sommasse
insieme diversi “saper fare” per rispondere a diverse esigenze nel campo della
cultura del libro. In particolare la finalità dello Studio è quella di
partecipare alla promozione e alla diffusione della cultura del libro fornendo
assistenza, consulenza e collaborazione a soggetti pubblici e privati.
Una vasta schiera di
collaboratori, e quindi una vasta schiera di saperi, fanno in modo che lo
Studio possa offrire in modo professionale diversi servizi.
In che cosa consiste
l'attività che svolgete?
Partendo dall'assunto che
la scrittura sia comunque e sempre comunicazione, lo Studio si pone come
strumento di agevolazione del processo comunicativo in tutte le sfaccettature
che ruotano attorno alla carta stampata.
In particolare ci poniamo
come interlocutori naturali di:
1.
Autori che vogliano una valutazione
(scheda di valutazione) o una revisione della propria opera (correzione delle
bozze o editing) tese a una futura pubblicazione, a
una semplice stampa in proprio o soltanto a una riflessione sul proprio modo di
scrivere e quindi comunque a una crescita personale. Per quanto riguarda il
servizio di intermediazione editoriale, prendiamo in considerazione solo e
soltanto le opere che risultino corrispondere
all'eccellenza letteraria e che siano considerate collocabili sul mercato
editoriale.
2.
Case editrici, aziende e istituzioni
che vogliano portare a termine qualsiasi momento della produzione di un testo
affidandosi alla professionalità e alla serietà di una struttura esterna, o che
vogliano collaborare alla creazione e gestione di eventi legati al mondo del
libro.
I nostri servizi si distinguono in tre settori:
1.
Servizi editoriali: schede di valutazione
(eventuale intermediazione); traduzioni; correzione delle bozze; editing; illustrazione; impaginazione; copertinario;
stampa digitale (bassa tiratura).
2.
Grafica e comunicazione: progettazione grafica;
realizzazione di strumenti per la comunicazione (brochure, biglietti da visita
ecc.); creazione o restyling loghi; creazione, restyling e manutenzione siti web; implementazione di
strumenti per la formazione; approntamento grafico di collane editoriali.
3.
Gestione
di eventi culturali: lo Studio si pone come soggetto
promotore e gestore di corsi di formazione ed eventi legati al mondo
dell'editoria (a novembre sarà attivato il primo corso intensivo per redattore
editoriale, che si svolgerà a Pisa, della durata di 42 ore. Seguiranno corsi di
scrittura creativa e abbiamo in programma molti altri progetti), aprendosi a
collaborazioni e partnership con organismi ed enti che operino nel settore
pubblico e in quello privato.
I costi dei vostri
servizi.
I costi dei nostri
servizi sono fortemente competitivi. Questo anche
perché riteniamo che sia doveroso, da parte di una realtà “nuova” come la
nostra, per aver modo di mostrare le proprie potenzialità e inserirsi appieno
nel mercato. Parole d'ordine: professionalità, alta qualità dei servizi,
competitività del prezzo.
Con quali editori avete un
rapporto più stretto.
Al momento abbiamo preso
contatti con le maggiori case editrici del territorio pisano e toscano. Per
citarne alcune: Giunti Editore, Edizioni Cadmo, Felici
Editore, Edizioni Del Cerro.
Che consigli date a un
autore, magari esordiente, perché si rivolga a voi con buone prospettive per
essere pubblicato.
Cosa fondamentale, a mio
parere: non si dovrebbe MAI scrivere per essere pubblicati, proprio perché in
questo modo si falsa il punto di partenza. Si può scrivere, a mio parere,
perché si ha qualcosa da comunicare, perché si ha voglia di evadere, perché ci
si vuole semplicemente divertire, perché scrivere alla fine è sempre e comunque
catartico, perché ci piace e per infiniti altri motivi. Il più triste è quello
di venire pubblicati. Questo desiderio dovrebbe venire
solo in un secondo momento, quando ci si rende conto che quello che si è
prodotto può essere in qualche modo “universalizzabile”. E questo non vuol dire
che debba piacere ad un universo di
lettori potenziali, ma almeno che possa creare empatia, che possa “farsi
leggere”. Quindi ci vorrebbe obiettività nei confronti della propria opera.
Come dire: impossibile. Ma almeno, quando si scrive, si dovrebbe mettere il
tutto nel cassetto, o spengere il pc, e non pensare
di aver finito ma pensare invece di essere soltanto all'inizio. Rendersi conto
cioè del fatto più importante a mio avviso quando si scrive: che la prima
stesura è soltanto la prima, e
necessiterà sicuramente di più revisioni. Quindi, non affezionarsi troppo a
quello che si scrive: far sedimentare il tutto e poi riaffacciarvisi
con “occhio” clinico per migliorarlo.
Poi: diffidare degli
amici e conoscenti che ci dicono che quello che abbiamo scritto è semplicemente
bellissimo. Restare umili e con i piedi per terra. E
soprattutto far leggere i nostri scritti a qualcuno di cui ci fidiamo non perché
è nostro amico ma perché ha delle competenze in materia. Chiedere soprattutto
quello che non va, in quello che si è scritto. È su quello che dovremo
lavorare. Chiedere poi perché non va
(altrimenti è troppo facile e l'amico ne esce senza impegnarsi). E poi
riscrivere. E tagliare, copiare, incollare, e riscrivere ancora…
Se, dopo aver fatto tutto
questo, pensiamo di avere effettivamente qualche chance, rivolgiamoci pure a
una casa editrice o un'agenzia letteraria.
Gli autori che si sono
rivolti a voi e che ora sono diventati famosi.
Nessuno. Siamo una nuova
realtà ufficialmente “nata”, come studio editoriale, ad aprile di questo stesso
anno.