Quinto
Colore
Un incontro con Virginia
Foderaro
di Salvo Zappulla
Quando la
scrittura è d'oro, e come l'oro brilla di vivida luce. Un libro che nasce dal desiderio di vivere
attraverso un sito letterario emozioni, sentimenti legati alla letteratura. Un
angolo di mondo virtuale che dà ospitalità ai sogni. Questa antologia di poesie
e racconti (Edizioni www. opposto.net. pagg. 93, € 8,00, a cura di Virginia Foderaro),
ha raccolto adesioni di poeti e scrittori di ogni parte d'Italia, ben felici di
contribuire allo scopo benefico dell'iniziativa. Un volume che è un piccolo
scrigno da conservare, affinché rimanga inalterato nel tempo, a sorreggere la
memoria di quanti hanno condiviso momenti per loro significativi. Un' oasi dove tante
persone si possono dissetare con acqua
limpida, libera e incontaminata, che dà
ospitalità ai valori alti della
scrittura nella sua essenza più pura, lontana da logiche e profitti editoriali.
Quinto Colore è un testo voluto con caparbietà da Virginia, curato con estrema
professionalità e rigorosa selezione. Quasi una sorta di battesimo sacro il
suo, all'insegna della coralità. E il risultato è questo delicato
volumetto, dalla veste grafica elegantissima e dai nobili intenti, i cui
proventi serviranno a sostenere i bambini orfani di Don Alessandro De Spagnolis, fondatore della Comunità Africa Project di Malindi, in Kenya. (Chi volesse
richiederlo può scrivere a: quintocolore@hotmail.it.) Potenza della parola. Incanto e
poetica della Parola. La parola come strumento salvifico per i diseredati. La
parola-pietra per citare Carlo Levi. Virginia ne ha compreso la forza propulsiva e ha
fatto della scrittura la ragione della propria vita, l'essenza del suo
esistere. In lei, nel suo cuore di poetessa, la parola si fa carezza, alchimia,
arpeggio dell'anima; diventa tessitura, ricamo, piffero magico che aggrega e
colma solitudini. Questo libro è un luogo dove rifugiarsi, lontano dalle intolleranze,
le ingiustizie, gli orrori di un mondo sempre più materialistico. Vuole
lanciare un segnale di speranza a quanti credono ancora in uno spazio di
purezza, che ascolta, tende la mano e offre solidarietà.
Virginia, un'antologia voluta con ostinazione, e caparbietà,
nonostante le difficoltà iniziali. Perché ci tenevi tanto a pubblicare questo
libro?
Per lunghi mesi ho immaginato che questo libro potesse divenire
realtà. Non ho mai smesso di credere che il lavoro degli scrittori del sito web
che rappresento meritasse uno spazio concreto sulla carta stampata: il sogno di
ogni scrittore. Ho sempre pensato, inoltre, che sarebbe stato doveroso da parte
nostra offrire un riconoscimento tangibile a quanti ci seguono fin dall'inizio
di questa avventura virtuale. Il desiderio condivisibile del resto era da
sempre stato quello di trasferire i lavori più apprezzabili della nostra
piccola oasi - come simpaticamente la definisci tu - in un libro. In sintesi,
se da un lato queste sono state le motivazioni che hanno sostenuto i miei
propositi, ostinazione e caparbietà hanno fatto il resto.
Da dove nasce il titolo?
Il titolo si è presentato in una mattina dell'inverno che è appena
trascorso. Nel corso di una delle tante conversazioni con l'editore del libro,
Pietro Ciccolini, ho raccolto una sua espressione
scivolata casualmente insieme alle problematiche legate alla stampa, alle varie
ipotesi per la scelta della copertina, a quelle relative alla carta. E ad un
certo punto lui ha fatto riferimento ad eventuali caratteristiche tipografiche,
pronunciando queste due parole con la grande naturalezza di un linguaggio
tecnico. Sono rimasta incantata. Era il titolo che stavo cercando. Il quinto
colore era l'elemento di cui avvertivo la presenza ma anche l'assenza. Era
un'immagine a me indispensabile. Il quinto colore, entrando a pieno titolo a
fare parte delle parole di chi scrive, ne definisce con semplicità la loro
unicità e preziosità.
Cos'è la bellezza?
La bellezza è nell'occhio di chi osserva. E' un oggetto circondato
dalla luce di un tramonto, oppure un dettaglio nascosto alle ovvietà. La
bellezza è una pausa; è un contatto interrotto. Si trova negli infiniti spazi
dell'universo, o in quelli invisibili all'occhio nudo. E' un'emozione. E' un
cuore che batte. Solo l'uomo ne gode pienamente, perché sa riconoscerla. Non è
forse un quinto colore? La bellezza è un battito d'ali. Credo sia sempre
presente nello sguardo di uno scrittore.
Cosa salveresti di questo mondo? E cosa cambieresti?
Salverei molte cose di questo pianeta. Innanzitutto la nostra Madre Terra, che è tanto madre quanto sa essere
anche matrigna, purtroppo. Non dimentichiamolo. Vorrei salvare la purezza dei
semplici e la loro generosità; la passionalità dei rivoluzionari e il loro
coraggio. Per descrivere, invece, cosa mi piacerebbe cambiare di questo mondo
pronuncio una sola sciagura che ne porta con sé tante altre: prevaricazione.
Lascio in sospeso tutte le sue possibili declinazioni. Ma avverto il limite, in
questo caso, delle parole. Nutro da sempre un po' d'imbarazzo nei confronti di
frasi lapidarie, per l'impossibilità di dimostrarne l'applicazione nella
realtà. L'augurio è quello che ciascuno nell'intimità della propria coscienza
possa confrontare delle semplici parole con i fatti importanti, da sempre più
complicati da avvalorare.
Raccontaci le emozioni
provate, quando avete presentato Quinto Colore a Roma.
L'emozione, per quanto mi riguarda, ma credo anche per gli altri
autori presenti all'evento è stata quella di una grande gratitudine verso chi
ci ha permesso di contribuire a sostenere e a migliorare la vita di tanti
bambini orfani e malati del Kenya. Con le nostre sole parole - seppure preziose
nel loro nobile intento - abbiamo trasformato dei semplici buoni propositi in
fatti concreti.
L'evento è stato coinvolgente. Si è trattato di un incontro di musica,
poesia, racconti e solidarietà. Sulla scia delle magiche note del violino del
Maestro Luca Traietto, due fantastici attori, Patrizia
Santamaria e Giovanni Federico, hanno intrattenuto
gli ospiti con alcuni dei testi di Quinto Colore, ai quali hanno saputo
aggiungere una straordinaria interpretazione. Molti degli autori presenti hanno
riconosciuto di avere provato grande emozione nell'ascoltare la recitazione dei
loro testi. Il Maestro Traietto con il suo violino ha
creato un'atmosfera straordinaria. Si è parlato poi di solidarietà con il
sacerdote missionario, Don Alessandro De Spagnolis,
fondatore dell'Associazione onlus “Africa Project”,
il quale ha raccontato i contrasti e le bellezze della sua Africa e di quanta
solidarietà si possa donare anche con poco.
Vorrei citare qui tutti gli autori che hanno preso parte alla
realizzazione di Quinto Colore:
Per la sezione poesie: Ignazio Amico, Fabio Barcellandi. Giuseppe Ciccolini, Carmela Di Giovanni, Teresa Ferri. Giampaolo Giampaoli. Adriana Renée Labastie, Dalila Pala, Benigno Passagrilli
per la
sezione racconti: Anna Maria Artini,
Monica Ciccolini, Patrizia D'Errico, Morena Fanti, Virginia
Foderaro, Maria Carla Marini Misterioso, Velia Mei, Roberto Miano, Daniela Montella, Felice Panico. Manuel Ronzoni.
Andreina Stanzione.
E ultimo,
ma non ultimo, Salvo Zappulla.
Come si può richiedere il
libro? (che ricordiamo costa solo 8,00 €. e i proventi saranno devoluti in
beneficenza).
Il libro si può ordinare scrivendo
all'indirizzo quintocolore@hotmail.it. Ci
auguriamo di distribuirne ancora tante copie. In soli dieci giorni ne sono
state vendute circa 500. Ciò a testimonianza del fatto che i lettori hanno
compreso la dimensione di questa iniziativa di solidarietà e il valore dei
testi pubblicati.
Allo stesso indirizzo si possono anche
inviare commenti, testi poetici e narrativi che verranno accolti con la giusta
attenzione per un'eventuale pubblicazione futura.
Cosa c'è in
programma per il futuro?
Per il futuro nell'attività editoriale
di Opposto.net c'è un
nuovo Quinto
colore – solo poesia, che ha l'intento di fornire nuova visibilità ed
ascolto alle belle voci poetiche ancora non del tutto conosciute del nostro
Paese e magari anche estere.