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  Letteratura  »  Biglietto di andata e ritorno, di Salvatore Paci, edito da Lussografica e recensito da Morena Fanti 11/07/2012
 

Biglietto di andata e ritorno
Salvatore Paci

Lussografica 2008
pp. 331. 15,00 euro

 

Un libro che unisce la storia alla tecnologia, il mistero e l'esoterismo alla religione.
Questo Biglietto di andata e ritorno, romanzo d'esordio del siciliano Salvatore Paci, avvince il lettore con l'apparente semplicità che si dichiara nello stile fluido dell'autore. La scrittura di Paci sa interessare e avvincere anche quando si lancia in ricostruzioni storiche della sua bella città, quella Caltanissetta dall'anima inquietante e misteriosa con palazzi e cunicoli sotterranei in cui ci perderemo e in cui troveremo (forse) il bandolo della matassa intricatissima così ben preparata dall'autore.
Tutto ha inizio da un sogno: Antonio La Mattina sogna di Gheppio, un suo conoscente morto qualche mese prima. Il successivo incontro con il figlio di Gheppio gli procura una scatola e in seguito delle lettere che l'uomo aveva scritto per il figlio prima di morire.
Le lettere contengono misteri e rumori inquietanti, riferimenti a Satana e notizie vaghe sulla Croce Santa. Il protagonista del romanzo si trova coinvolto in un grande mistero e non può sottrarsi dal risolvere l'enigma che man mano si presenta ai suoi occhi.
Da una vita tranquilla ad una lotta contro il tempo e l'ignoto, Antonio ci trascina nelle strade di Caltanissetta alla scoperta di ciò che Gheppio aveva intuito, quel mistero che ne ha causato la scomparsa e forse la morte. Mentre indaga e sfida misteri, Antonio continua a vivere la sua vita e il suo amore con Roberta, bella fidanzata dall'anima dolce.
Lo stile di Paci è molto fluido, pur essendo il romanzo imperniato su vari punti-cardine: dalla lettura delle lettere, al gioco del lotto, alle indagini sulla scomparsa di Gheppio, le vicende si snodano con facilità apparente e si arriva alla soluzione dell'enigma senza aver perso il piacere e la sorpresa della lettura.

 

Morena Fanti

 

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