Il tuttomio
Ed. Mondadori
gennaio 2013
Romanzo
Di rosso sangue
si tinge l'ultimo noir di Camilleri!
Dies irae
per l'incauto lettore che ha comprato
e letto il libro!
Ancora
una figura
femminile, al centro della storia
di Iltuttomio, romanzo
scritto in una lingua italiana
controllata,
formale, senza
sbavature
e piuttosto fredda ed impersonale.
Se non si sapesse che è stata
scritta da
Camilleri questa vicenda,
si penserebbe ad un autore anonimo, non ben identificato.
Merito allo scrittore che si cimenta in svariati generi letterari,
ma la
dimensione del romanzo borghese tout
court non è, a mio modesto parere, un suo valore
aggiunto. Più che la trama, un cesello di parti
diverse (A.C.nella
nota finale parla di tessere
per comporre il mosaico femminile)
in cui si combinano (o scombinano?) elementi psicologici, cronaca nera in salsa anni
50/60 e altro non ben decifrabile, è lo stile che lascia
perplessi. La lingua è usata senza fantasia
e scardinamenti che fanno
la differenza,
la sintassi
paratattica dà
stilisticamente un ritmo monocorde e
piatto. Già in Il
tailleur grigio e in Un sabato,
con gli amici…Camilleri aveva tentato
la carta del dramma borghese, disegnando
donne manieristiche, con basico scavo
interiore, così cartonate da apparire
finte e senza anima. Belle di quella
perfezione fumettistica e poco
credibile, motivate da traumi
o manie devianti,
specchi fedeli di manuali psichiatrici,
da risultare donne finte e improponibili. Modelli
femminili da riviste patinate,
ma sporcate
da recessi retroattivi. In questo stereotipato
quadro muliebre il titolo Il tuttomio, è
l'antro segreto in cui si rifugiano le malefatte di Arianna, una
sorta di nomen
omen… il labirinto…Teseo…il
Minotauro.
È una giovane
di trentatré anni,
sposata
ad un uomo più vecchio e con
difficoltà sessuali, dotata di
bellezza rovinosa, segnata da esperienze che ne hanno
frantumato
l'essere: una donna a
segmenti, un assemblaggio difficile da
ricomporre dietro la facciata del perbenismo e della
solidità economica conquistata. Gli
uomini che compaiono nella sua vita sono artefici
del suo destino o marionette nelle
sue mani; Arianna
nelle intenzioni dell'autore
dovrebbe apparire
quel tipo di donna che irradia seduzione,
ammalia e brama sesso compulsivo e selvaggio,
misto ad un'innocenza fanciullesca, quasi
disarmante,
ma questo mix mal
si concilia con il quadro d'insieme. Insomma,
Arianna
risulta un personaggio cartaceo insulso, le sue voglie così prevedibili che il
lettore, presumo io, o a mio avviso, non solo non aderisce
ad esso, ma
se ne ritrae prendendone le distanze: questo non vuol dire che è un personaggio negativo,
e come tale rende l'idea, non è così: è solo stampato sulle pagine
come un disegno di linee senza
profondità prospettiche.
Io, come migliaia e migliaia di altri
lettori, amo Camilleri
e leggo indiscriminatamente quasi
tutto quello che produce, ma questo
suo lavoro lo trovo irritante, brutto e inutile da
leggere. Dies irae lectoris! Non voglio essere blasfema, ma
il Maestro ci ha abituati a tutt'altra letteratura e si sa
che le abitudini
sono vizi perniciosi ai quali siamo
abbarbicati e a
volte invece di essere indulgenti verso chi si stima
e si ammira, si è intransigenti
e si pretende il meglio.
Certamente questa è una mia opinione
personale e quindi opinabile.
Andrea Camilleri (1925), è autore di oltre 70 romanzi tra
storici, civili e polizieschi, e di diverse raccolte di racconti, tradotti in
più di 30 lingue. Vincitore di numerosi premi in Italia e all'estero, è noto al
grande pubblico anche per i romanzi dedicate alle inchieste del commissario
Montalbano, da cui è stata tratta la fortunata serie televisiva. Tra i tanti titoli ricordiamo: “La forma dell'acqua”, “Il cane
di terracotta”, “Il ladro di merendine”, “La voce del violino”, “La stagione
della caccia”, “Il birraio di Preston”, “La
concessione del telefono”, “La gita a Tindari”, “Maruzza Musumeci”, “Il
casellante”, “Il campo del vasaio”, “L'età del dubbio”, “Un sabato, con gli
amici” “Il sonaglio” “ La caccia al tesoro”… “Il sorriso di Angelica” “Il gioco
degli specchi”… Tra le storie civili e storiche, pubblicate da Sellerio,
ricordiamo: “Il nipote del Negus”, “Gran Circo Taddei”,
“La setta degli angeli”…
Arcangela Cammalleri