Teti – Massimiliano De Menna
Bellezza e decadenza per
il presente dell'uomo
Di Giuseppe Iannozzi
http://www.tulliopironti.it/teti.htm
TETI
Massimiliano De Menna
Tullio Pironti editore
Pagg. 148 – Isbn:
978-88-7937-604-4 – Prezzo € 12,00
Teti di Massimiliano De Menna (Tullio
Pironti editore) è romanzo onirico di rara raffinatezza, che rinnova la
pulsione della vita e della morte in Eros e Thanatos,
secondo una declinazione freudiana, ma più spesso
sconfinando in un decadentismo viennese à la Arthur Schnitzler. Massimiliano De Menna, rifacendosi al mito della Nereide Teti, sposa di Peleo e madre di
Achille, porta sulla pagina le controverse e oniriche vicende di Marina
e Rhodia.
Tra le cinquanta Nereidi, era Teti
la più bella. Concupita da Poseidone e dallo stesso
Zeus, nessuno dei due contendenti l'ebbe; le Moire profetizzarono infatti che un giorno il figlio generato da Teti avrebbe conquistato una fama ben maggiore di quella del
proprio padre. Poseidone rivolse così le sue attenzione alla sorella di Teti,
Anfitrite, mentre Zeus scelse per sé Era. Il padre
degli Dèi impose a Teti di far suo Peleo, uomo tenuto in gran considerazione da Zeus. Peleo, seppur onorato, faticò non poco per farsi accettare
dalla bella Teti. Per riuscire a conquistare di Teti il cuore e l'anima, il nobile Peleo
si dispose sulla spiaggia d'una piccola isola della
Tessaglia, ben sapendo che la Nereide era solita cavalcare un delfino per poi
andare a riposarsi in una grotta. Una volta che Teti
cadde nel sonno più profondo, Peleo la fece sua,
sfidando le sue tante trasformazioni, ora acqua ora fuoco, ora
leone ora seppia. Alla fine Peleo ebbe ragione di Teti, ma dalla Nereide in foggia di seppia ricevette addosso un bel fiotto d'inchiostro. L'imeneo fra Teti e Peleo si fece sul monte Pelio, proprio di
fronte alla grotta di Chirone il centauro. Alle nozze
presero parte tutt'e dodici gli dèi dell'Olimpo, nonché
le Muse, le Moire, i Centauri e le Nereidi tutte.
Da Peleo la Nereide Teti
ebbe sei figli, che lei volle immortali immergendoli nel fuoco; tuttavia
Achille, l'ultimo maschio nato dalla coppia, non fu reso immortale: Peleo intervenne e sottrasse il piccolo al rito magico.
Solo il tallone del piccolo Achille fu pizzicato dal fuoco; ma a questo
inconveniente fu presto posto riparo: Peleo, grazie
all'aiuto del centauro Chirone, fece sostituire il
tallone bruciato di Achille con quello del gigante Damaso,
famoso per esser stato in vita corridore formidabile. Seppur
invulnerabile nel corpo, non il tallone, unico punto debole di Achille piè
veloce. Secondo un'altra versione, reggendo per un tallone il figlio
Achille, Teti non ebbe modo di rendere invulnerabile
per intero il piccolo immerso nelle acque dello Stige.
Marina Renzi,
ufficiale medico delle Forze Alleate in missione di guerra e Roman Rhodia, soldato di grande valore, sono i protagonisti
principali dell'ultima fatica di Massimiliano De Menna. Marina,
ogni notte ha dei sogni che la turbano eccitandola. Roman Rhodia
è un soldato, di gran tempra: fatto prigioniero dal nemico, nonostante le
torture subite, non ha scucito parola; tuttavia il dolore per la sofferenza
subita si è impresso nel suo animo come un marchio a fuoco, rendendolo
inaccessibile. Roman, pur desiderando Marina, non vuole Marina che per lui si
strugge. Roman le spiega che durante la prigionia una donna lo
ha torturato con ferocia ferale, e che proprio per questo non se la
sente ancora di accettare l'amore d'una donna.
In una Napoli magica quanto insidiosa, sospesa fra sogno e realtà a metà,
Marina Renzi cerca Roman che, per il suo bene e per
quello di Marina, ha deciso di rendersi invisibile a uomini e donne. Ma Marina, dopo aver conosciuto Roman e la sua storia, non
può più vivere senza di lui. Senza di lui, Marina si sente svuotata, persa,
violentata dalla quotidianità, dal Niente. Marina non vuole e non può
rinunciare a Roman, al ‘suo' soldato ferito nell'anima
prima che nel corpo. L'ufficiale medico decide così di tentare il tutto per
tutto, e si affida così alla divinazione tzigana della compagnia T&E.
Marina fa la conoscenza di Tiny e si rifugia fra le
sue braccia, nel suo amore, immergendosi nel nek.
Ma il nek costa, come ben le
spiega Tiny: “… il nek
è anche questo. Ti rende partecipe un po' di tutto. Ma
smaltirlo è pesante… i pensieri degli altri, i sogni, i misfatti. Quello che
hai avuto era solo un omaggio. Ma costa ti avverto,
perché non ha prezzo conoscere a fondo la vita degli altri”.
In Teti, Massimiliano
De Menna, con notevole precisione psicologica e fantastica, racconta le
vicissitudini di Marina e Roman, senza mai scadere nell'ovvietà, e nemmeno
getta la trama in un inutile gioco di specchi. Teti
è una storia perfetta, d'amore e morte, di segreti e passioni, di miti e sogni,
come di rado accade d'incontrare nel panorama italiano. Ma
non si creda che Teti sia soltanto un romanzo
sull'amore e sulle conseguenze dell'amore; è anche specchio della nostra
società, di una società che, giorno dopo giorno, collassa sbranando i suoi Miti
e la sua Storia, per consegnare ai propri figli un guscio vuoto. Teti accoglie in suo seno la bellezza e la decadenza
del nostro tempo storico, con rara raffinatezza, per restituirci l'uomo e la
sua umanità soprattutto. Massimiliano De Menna ha fatto sua la lezione
di Arthur Schnitzler ma anche quella di Roberto Calasso,
non è davvero poco.
Massimiliano
De Menna docente
in Lingue e Letterature straniere, è scrittore,
grafico, commediografo e saggista.
Inizia la sua attività nel 1976 con la graphic novel Trash edita da Linus,
Albino, commissionato da «Inserto del Mattino», e L'Alieno. Seguono i racconti
illustrati da serigrafie Diamonds, Erotika e Un minuto al Tramonto. Nel 1982 realizza per Rai
Tre il Nir Pur, un film di animazione tratto dalla
sua opera omonima. Tra gli altri lavori ricordiamo i romanzi Le pied Bot, Buonomo, La Vita e il Sogno, Il Volo del Cigno, il saggio
Cronologia e Critica Opere Carl Barks, Pole Dance Eurology YT Book-Sisifo 2012, e i
racconti autobiografici de Il Gran Commento. Ricordiamo inoltre la sua opera
teatrale Time Out, prodotta da EuroParte
per il «Napoli Teatro Festival Italia», Cronaca di un muro, La Gemma del Mago,
La quarta quinta e !Non attaccare!.
Ha al suo attivo collaborazioni a sceneggiature
teatrali e cinematografiche e produzioni di album di liriche in dialetto e in
lingua.
Per Tullio Pironti ha pubblicato i romanzi L'Eretico (2004), Aurora (2007) e
Felix Leo (2011).
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