Titolo
Tempi Difficili (Hard Times)
Autore
Charles Dickens
ISBN
88-8289-975-6
Editore
Newton Compton
Prezzo 5,00
€
Pagine
280
Illustrazioni
nessuna
Prima Pubblicazione 1854
Genere Narrativa
Una sottile
ironia stempera un argomento niente affatto allegro, anzi, piuttosto pesante e
deprimente: la rivoluzione industriale intorno alla metà del XIX secolo e i
primi scioperi indetti per consentire ai lavoratori, sfruttati come schiavi,
condizioni di vita meno disumane.
Charles
Dickens, capace di regalarci pagine dense di drammaticità (David Copperfield,
Oliver Twist) ed allo stesso tempo racconti fantastici
o sinceramente divertenti (Un canto di Natale, il Circolo Pickwick)
riesce, con la sua abile capacità narrativa,
a proporci un testo in cui la vena sarcastica riesce ad ottenere
l'effetto che mille perorazioni sensate ed appassionate non sarebbero riuscite
a scatenare.
La vicenda
ruota intorno alla città di Coketown, simbolo
dell'industria (coke=carbone) e della sua
degradazione umana; ad essa si abbina la scuola del
Sig. Gradgrind, basata sui fatti, cifre e statistiche, emblema del positivismo allora
imperante.
Il ridicolo
colpisce là dove la ragione, il raziocinio puro, fatalmente falliranno. Un
parziale lieto fine, se vogliamo vederla in questo
modo. Ma il vero scopo di questo romanzo, considerato
una pietra miliare nella storia dell'Inghilterra, e non solo nella sua
Letteratura, è l'aspra critica verso la vita industriale, la spersonalizzazione
dell'individuo, la sua vita considerata in funzione solo di quanto può
produrre, la perdita di ogni contatto con la Natura, madre non sempre generosa
e benefica, ma certamente più salubre. Questo stato di annientamento personale
è completato dalla scuola della ragione, da cui sono banditi tutti i sentimenti, di qualsiasi tipo; dannosi, incoerenti, ciò che
conta sono solo i fatti espliciti: il denaro, i suoi vantaggi, ma anche le sue
conoscenze, strettamente pragmatiche e unicamente funzionali al mantenimento
dell'industria dominante.
Inutile
dire che questo castello di carte crollerà, in modo più o
meno drammatico, a seconda dei punti di vista. Ammirevole è la capacità
dell'autore, che costruisce una storia in cui non tutto va come la ragione
avrebbe predetto, e l'inconsueto arriva a sciogliere i piccoli drammi personali
in un finale tutt'altro che prevedibile.
Rosella
Rapa