Caterina
Trombetti
FIORI
SULLA MURAGLIA
Florence Art
Edizioni
Firenze,
2012
…inafferrabile,/prodigiosa
fusione/ e assolutamente/Uno.
La raccolta si compone di 32 liriche, che
furono pubblicate in una prima edizione nel 2000, con prefazione di Mario Luzi.
In questa edizione vengono riproposte in italiano e
spagnolo, (traduttrice Coral Garcìa)
con postfazione di Martha Canfield.
Titolo suggestivo e ossimorico
Fiori sulla muraglia. Chissà se l'autrice, quando l'ha scelto, aveva in
mente i versi di Montale “… come sia la vita e il suo travaglio in questo
seguitare una muraglia che ha sopra cocci aguzzi di bottiglia…”; oppure,
più semplicemente, la metafora della poesia femminile, fiore sbocciato ad ingentilire la durezza della muraglia-mistero, le è sorta
osservando un semplice muro su cui avrebbe voluto vedere fiorire il cappero (v.
Muraglia).
Carica di suggestioni anche l'immagine di copertina che
rappresenta due visi femminili uguali, intersecantesi,
uno caldo, uno freddo, uno alla luce, uno nell'ombra;
al centro dell'intersezione il terzo occhio fa pensare ad uno sdoppiamento, ma
anche ad un ricongiungimento; come dire vedo, in equilibrio tra il mio fuori e
il mio dentro.
La raccolta si presenta divisa in tre sezioni: In cammino, La
danza, Circostanze. Procedendo secondo l'ordine dato dall'autrice, il cammino
ha inizio da La Rosa, che sembra
rappresenti la presa di coscienza di essere poeta; in essa l'autrice parla
all'Altro (forse la musa o meglio il dio della poesia) che ha colto per lei il
primo tenero boccio, che le ha acceso il cuore e il cui contatto le ha regalato
energia e profondità “… ma si è accesa la rosa,/ritrovato il suo posto/ora
si espande e riempie/del suo fuoco ogni età.” E immediatamente dopo ritrova
le radici della propria stirpe (v. Sacra, la vostra eredità).
Nel contatto con l'Altro “è raffinato il tuo gioco rotondo”
si addentra nel cammino poetico, fino a risalire alla sorgente della poesia e a
sfiorarne il mistero “…fluttua, guizza/ è inafferrabile,/prodigiosa
fusione/e assolutamente/Uno.”
La consapevolezza di quanto sia grande questa esperienza
spirituale le dà la forza di affrontare gli smarrimenti della mente “…si svelerà
alla fine/che solamente in noi / è la potenza vera.” Il cammino però è irto
di difficoltà: si strappano le ali; occorre allora usare la fiaccola
dell'eremita perché “…sia, alla fine, sapienza/e conduca alla
gioia/dell'universale sorriso!”
Comprende che è necessario scavare la pietra, cioè se stessa,
liberandosi di tutti gli artifici, fino a denudarsi, per far zampillare la
sorgente in un “canto perenne”. Allora potrà godere di
un privilegio “ …Un dialogare segreto/nel mistero dei sensi/cinque volte cinquecentocinquanta.”
E
vorrebbe restare nell'oscurità della notte del sogno, ma la vita chiede il
risveglio, chiede di affrontare il reale e “…così ogni volta/la donna
gufo/si tuffa nell'onda,/arma forte il suo cuore/lo
incendia/indomita avanza/e riconquista la luce.”
La donna gufo ora è pronta ad incontrare
gli altri con amore e compassione. Il primo viaggio dentro sé
è terminato, inizia la danza dello sguardo leggero, che accarezza il mondo e si
meraviglia di meravigliarsi; canta e cerca la sua anima innocente “…per
trovare quel sorriso neonato/ricolmo del non qui e non ora…” , la certezza
della fede e vorrebbe dire “…vieni nel mio tempio/e fanne tua dimora…”,
rifugge le élites umane, in difesa del rispetto per
ciascun individuo “…il mondo è di tutti e tutti sono il mondo”, accoglie
la solitudine: chi medita in solitudine non è mai solo “tanto minuscolo tu
sei/eppure così potente/che sole e mare li puoi contenere”.
Il
libro si chiude con le 4 Circostanze, dove l'autrice
esprime il suo sentire sociale fatto di denuncia (molto bella Il patto
che ci unì, dedicata alla nostra Costituzione), compassione,
presenza attiva.
IL
PATTO CHE CI UNI'
Concordia discors
Esplose
e fu un incendio
l'idea di ciò che si doveva fare.
Uniti
tutti.
Tutti
uniti
per orchestrare
il concerto capitale
che avrebbe detto pace,
finalmente.
Requie
ai tanti martoriati,
umiliati,
speranza alle genti disperate.
E
furono scritte le note più belle.
Dicevano
di speranza e libertà,
il sapere è un diritto sacrosanto,
a
tutti è assicurata pari dignità.
Eppure,
infido, il viscido serpente
in modo subdolo
oscuro, penetrante,
è
scivolato tra le note chiare,
ha generato le disarmonie.
Pieni
di contrasti
sono questi accordi
e
la giustizia non è giusta mai.
Siamo
arrivati alla fine del viaggio nella Parola di Fiori sulla muraglia; quello che
permane è il suo sussurrare misurato e carezzevole, sorto da un equilibrio
personale raggiunto, trattenuto e offerto con chiara semplicità.
BIOGRAFIA
( dal sito
dell'autrice )
Caterina Trombetti è nata a Firenze, dove si è laureata
in Pedagogia e ha conseguito il Diploma Perfezionamento post-laurea in Traduzione
Letteraria. Vive ed opera a Scandicci dove svolge
l'attività di insegnante e si occupa in modo prevalente dell'educazione degli
adulti. Precedentemente aveva svolto il suo lavoro con
adulti minorati, poi con adulti cui era stata negata la possibilità
dell'istruzione scolastica, e poi con adulti all'interno delle carceri.
Esperienze che hanno avuto una importanza fondamentale
nella sua formazione.
Ha collaborato con l'istituto di Educazione degli Adulti della facoltà di Pedagogia dell'Università di Firenze per
ricerche sull'apprendimento lungo l'intero arco della vita.
Intensa è la sua attività di promozione alla lettura attraverso
incontri con gli studenti nelle scuole. Viene invitata
frequentemente, in veste di autrice, ad incontrare gli alunni di scuole di
varie città italiane.
Numerosi gli inserimenti in antologie nazionali
di poesia, tra cui “NOSTOS. Poeti degli anni Novanta a Firenze” a cura di Franco Manescalchi
– Polistampa 1997, e in importanti riviste letterarie
tra cui “Microprovincia” diretta da F.Esposito. E' presente in “La città scritta
di F.Manescalchi ed. Edifir 2005 e in “Scritture femminili in Toscana. Voci
per un autodizionario” a cura di E.Pellegrini, ed. Le Lettere,
2006.
Il numero di Gennaio-Marzo 2001 della NUOVA ANTOLOGIA ed. Le Monnier contiene
un colloquio tra Mario Luzi e Cosimo Ceccuti sul libro
di Caterina Trombetti “Fiori sulla muraglia“.
Nel 2001 è stata presentata fra gli autori del ciclo di incontri a cura di Anna Benedetti “LEGGERE PER NON
DIMENTICARE” di Firenze. L' 8 luglio 2001 il Comune di
Chiusdino ha organizzato la presentazione della sua
poesia nell'Abbazia di S.Galgano.
Ha ricevuto riconoscimenti e premi, fra questi il Primo Premio
Internazionale “Molinello 2000″, il Premio “Ceppo Proposte 2005″ e PREMIO CARTAGINE Sousse
(Tunisi) 8-15 luglio 2001 alla presenza di rappresentanze ufficiali della
Cultura del Governo Tunisino, patrocinato dall'ISFE
Istituto Forestale Europeo, conferitole per aver contribuito, in Italia e
all'estero, allo sviluppo della cultura.
Alcune sue poesie sono state tradotte in francese, spagnolo, russo
e inglese e arabo, e presentate all'estero, dove è inserita in antologie.
Impegnata nelle attività di varie associazioni culturali, è presente nelle
giurie di vari premi letterari. Serate e incontri sulla sua poesia sono stati
organizzati dai Comuni di varie regioni italiane.
Letture delle sue poesie sono state trasmesse sia alla Radio che attraverso Canali Televisivi. Articoli che parlano dei
suoi libri sono apparsi su quotidiani locali e nazionali.
Il poeta Mario Luzi ha presentato in varie occasioni i suoi libri,
di cui ha scritto le prefazioni.
Nel giugno del 2005 è stata invitata a Mosca dall'Istituto Italiano di Cultura,
presso l'Ambasciata, dove ha presentato alcune sue poesie
tradotte da E.Solonovich, presente il poeta russo E.Evtushenko.
E' stata collaboratrice del poeta Mario Luzi, nominato senatore
della Repubblica.
Invitata alla Biennale di Venezia, nel
luglio 2005, a
leggere i suoi testi nella serata “la Notte dei Poeti“, ideata e realizzata da
Marco Nereo Rotelli. Nell'ottobre 2006 è stata invitata dall'Istituto Italiano di Cultura ad Algeri per
la settimana della Lingua Italiana nel Mondo.
Fra gli altri, hanno scritto di lei: Carmelo Mezzasalma,
Vittorio Vettori, Mario Specchio, Mario Luzi (sue sono le prefazioni de “L'obliqua
magia del tempo” e “Fiori sulla muraglia“), Franco Manescalchi, Fernanda Caprilli,
Marco Marchi, Roberto Carifi, Carlo Fini, Luigi
Oliveto, Dino Carlesi, Duccia
Camiciotti, Anna Balsamo. Dalla conoscenza con il pittore e ceramista lodigiano
Ugo Maffi, è nata una collaborazione che ha permesso
la realizzazione dei due lavori riportati in bibliografia.
Franca Canapini
Blog