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  Letteratura  »  Io volevo Ringo Starr, di Daniele Pasquini, edito da Intermezzi e recensito da Morena Fanti 08/03/2013
 

Io volevo Ringo Starr

Daniele Pasquini

Intermezzi editore, 2009
pp.174, euro 13,00

La storia di Vanni e dei suoi amici Gabo, Tommy Boyler e Mejer, è una storia di musica e di gioventù. Una storia ‘semplice', in cui tutti noi possiamo riconoscerci e trovare qualcosa di nostro.
La particolarità di questo romanzo è nella voce narrante, quella di Vanni, e nell'alternarsi di frammenti della vita di oggi e frammenti del passato, con alcune elucubrazioni filosofiche e storiche che danno originalità alla storia.
I dialoghi sono molto buoni e i personaggi sono ben definiti.

È quindi con interesse e partecipazione che si legge questo romanzo di Daniele Pasquini, una buona prova d'esordio. L'autore ha una scrittura immediata, senza forzature, che avvince il lettore e lo tiene legato alla storia.
Ci sono alcune scene ‘deboli' – quasi scontata la scena in cui il protagonista e Valentina restano chiusi dentro al scuola per tutta la notte -, ma è una piccola ingenuità che siamo disposti a perdonare a Pasquini.
Belli i racconti del gruppo musicale, e molto azzeccato l'incipit con il palco della Festa di liberazione e un pubblico evidentemente distante dal rock che gli Smugness vorrebbero suonare, in un confronto generazionale che avvicina e fa riflettere.
Il culmine della storia avviene durante la fase finale di un contest al quale gli Smugness stanno partecipando. Quella sera, quando invece di Mejer, il batterista stravagante dai capelli rasta tinti di rosso, arriva una notizia sconvolgente, Vanni ricorda un'altra notizia, di tanti anni prima e affronta il pensiero della morte: “La morte è l'unica cosa certa, e l'unica cosa di cui non possiamo dire assolutamente nulla con certezza, avrebbe detto Kierkegaard”.
Io volevo Ringo Starr è un romanzo contemporaneo, che tratta di vita e di morte, di amore e di crescita, di sentimenti e di musica. Pasquini ha scritto una storia in cui possiamo confrontarci, una storia che prende e sorprende. Lasciamo Vanni con una sua frase: “E pensare che non ho più voglia di non avere dubbi, ma che pieno di dubbi rimarrò vivo”.

 

Morena Fanti

 

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