Due libri ignobili
Alessandra Riccio – Racconti di Cuba (2011)
Lourdes Gonzáles Herrero – Carte da un naufragio (2010)
Iacobelli Editore (Roma)
Ci sono libri che ti capitano in mano
per caso ma sarebbe meglio non accadesse, ché il loro
posto è la pattumiera non la biblioteca, mica è vero che i libri non si devono
buttare, no, credetemi, esistono delle eccezioni. Ora, un mio amico sa che ho
la passione per Cuba, c'è chi dice che sono un esperto di cultura cubana, io
dico che sono un lettore, uno che va alla ricerca delle cose migliori prodotte
sulla mia piccola isola caraibica. Alessandra Riccio, invece, è una vera
esperta, insegna letteratura spagnola e ispanoamericana, ha studiato Lezama Lima, sarà persino riuscita a leggere fino in fondo Paradiso,
è stata corrispondente a Cuba per L'Unità, è direttrice di Latinoamerica,
insieme a Gianni Minà, che Dio li abbia in gloria. Racconti di Cuba è
un collage di fregnacce in piena sintonia con la propaganda di regime (Una
bambina angolana è forse il racconto più stucchevole), diffamazioni a
livello di codice penale e penose agiografie grondanti
retorica. Il primo attentato è alla letteratura, perché la Riccio scrive
male, usa uno stile non coinvolgente, piatto, asettico, da funzionaria di
partito. Il secondo attentato è alla verità storica. L'autrice definisce inaffidabile
un genio della letteratura ispanica come Guillermo Cabrera Infante, che ho tradotto in Italia per Minimum Fax
(La ninfa incostante). Attacca Heberto Padilla sul piano
personale, affibbiandogli l'epiteto di insopportabile
e riducendo un capolavoro come Fuori dal gioco (che ho tradotto e
diffuso gratis in rete) a un atto di vanità, storpiando il titolo in Fuori
gioco, come se fosse un testo sul gioco del calcio e non uno straziante e
poetico grido di libertà. Armando Valladares, infine,
viene diffamato e insultato come da retorica
rivoluzionaria, secondo i dettami del volere castrista. Alessandra Riccio deve
rispondere alla sua coscienza delle menzogne che scrive
ma dovrebbe rispondere davanti a un tribunale per il reato di diffamazione per
le illazioni sul conto di Padilla e Valladares che spaccia per verità apodittiche. La vera
storia di Padilla l'ho scritta all'interno di Fuori
dal gioco – facilmente reperibile in rete – e in numerosi articoli. Vi
consiglio di approfondire l'argomento e la vita di un grande poeta, martire
della rivoluzione cubana, che un giorno avrà i
riconoscimenti che merita. Non comprate questo libro, invece, indegno persino
del nome libro, io l'ho già buttato nel cestino
della carta straccia.
Un altro libro ignobile, sempre edito da Iacobelli, un editore benemerito
della rivoluzione cubana, è Carte da un naufragio,
scritto da una certa Lourdes Gonzáles Herrero, che se lei è una scrittrice io posso farmi
chiamare Manzoni, eppure dicono sia stata inserita nell'Enciclopedia della
letteratura latinoamericana, forse per meriti politici. I suoi racconti sono
indefinibili, lunghezza sei – sette righe, non sono
lirici, non sono narrativi, ha inventato uno stile nuovo: retorica
rivoluzionaria in pillole. Dove possono avere mercato simili insulsaggini?
Forse a Cuba, lette sotto imposizione. In Italia ci pensa Iacobelli
a diffondere robaccia simile, non so con quale risultato. Resta la domanda
finale, visto che qualcuno se la pone nei confronti di
Yoani Sánchez, che scrive
in maniera letteraria e conosce le cose di cui parla. Chi finanzia tutto
questo? Non lo so e non lo voglio sapere. Per me è
solo carta da riciclare sporca d'inchiostro, non va bene neppure per il bagno,
serve solo per la raccolta differenziata.
Gordiano
Lupi
www.infol.it/lupi
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