La
tripla vita
di Michele Sparacino
di
Andrea Camilleri
Racconto “Improbabile”
Ed. Rizzoli
pag. 91
Questo racconto, preso da una
serie di storie che Camilleri scrive
per “divertimento personale” e che
nelle sue intenzioni non hanno una destinazione
editoriale, è un autentico, piccolo capolavoro, che il Maestro
cesella con fine arguzia e
sapiente costruzione tecnica. L'antefatto della
creazione del libro è nelle parole dello stesso Camilleri nell'appendice “Un destino ritardato”, conversazione
con Andrea Camilleri
di Francesco Piccolo. “Si arriva a scrivere un racconto
per suggestioni lontanissime. La prima
suggestione per creare il personaggio di Michele Sparacino
è nata
dalla
frase conclusiva de “I vecchi e i giovani”
di Luigi Pirandello, perché dovendo
rispondere ad una domanda: “
Cos'è un italiano?”,
la va
a cercare
nel testo pirandelliano. Un ex garibaldino equivocando
i fatti, si veste con le medaglie, l'esercito gli spara e quando
lo rivoltano è pieno di medaglie risorgimentali
e allora
si chiedono: “Chi avevano ucciso?”Questa
è l'ultima frase
del libro. E dunque nasce l'idea di scrivere, di uno che è esistito ma era
come se non fosse esistito; o è sempre esistito equivocato
ogni volta per essere un altro e che, quando
muore, nella terza vita
riesce ad essere quello che è, cioè un ignoto”. Michele Sparacino vive un'altra vita, ma è una vita antecedente, cioè vive una
vita da
adulto quando
è ancora
neonato e vive una vita da uomo ormai
leggenda quando
è appena
adulto. Quando
è ormai già morto
diventa un eroe ignoto, emblema di tutti gli eroi di guerra:
il milite ignoto. Camilleri, in
questo gioco pirandelliano, lascia sulla
corda il lettore che si chiede quando gli investigatori
capiranno
la verità… Una spiegazione esplicita
dello sfasamento
temporale dell'equivoco non ci sarà, Camilleri
dice che non si può dare sempre la caramella al lettore, ogni volta
che piange. In questo racconto della
serie fantastici
c'è l'Italia
di ieri, ma anche
quella di oggi, un riferimento al cattivo
giornalismo (A che cosa porta
il cattivo giornalismo), alla bieca
informazione che manipola
l'opinione dei lettori; alla ricerca
di un capro espiatorio, nella
finta intervista Michele Sparacino
diventa il colpevole di ogni misfatto. L'ambientazione di questa
improbabile storia è Vigata e non poteva
essere altrimenti, il tessuto
linguistico è sempre quello così arricchito
e variato
nelle sue ampie reti stilistiche, nato, oltre per le già note spiegazioni dell'autore,
per spiegarsi e piegarsi
ad una
realtà poliforma e complessa.
Egli trova infinite risorse
espressive in questo scomporre
e ricreare linguistico, questa originale
e collaudata commistione linguistica
ha superato
la fase
sperimentale a
tal punto da
diventare a
tutto diritto una lingua classica e storica.
Una volta
si diceva lunga
vita al
re, o come gli Inglesi “ Dio salvi
la regina”,
noi cultori del mondo letterario di
Camilleri diciamo:
“Possa la
sua longeva
e artistica vena
scorrere come fiume perenne ….”
Andrea Camilleri (1925), è autore di oltre 70 romanzi tra storici, civili e
polizieschi, e di diverse raccolte di racconti, tradotti in più di 30 lingue.
Vincitore di numerosi premi in Italia e all'estero, è noto al grande pubblico
anche per i romanzi dedicate alle inchieste del commissario Montalbano, da cui
è stata tratta la fortunata serie televisiva. Tra i tanti titoli ricordiamo: “La forma dell'acqua”, “Il cane
di terracotta”, “Il ladro di merendine”, “La voce del violino”, “La stagione
della caccia”, “Il birraio di Preston”, “La concessione del telefono”, “La gita a Tindari”,
“Maruzza Musumeci”, “Il casellante”, “Il campo del vasaio”, “L'età del dubbio”,
“Un sabato, con gli amici” “Il sonaglio” “ La caccia al tesoro”… “Il sorriso di
Angelica” “Il gioco degli specchi”… Tra le storie civili e storiche,
pubblicate da Sellerio, ricordiamo: “Il nipote del Negus”, “Gran Circo Taddei”,
“La setta degli angeli”…
Arcangela Cammalleri