Qualcosa
– Chiara Gamberale - Longanesi – Pagg. 176
– ISBN 9788830447677
- Euro 16,90
QUALCOSA
, TROPPO, NIENTE
Romanzo
dal tono fiabesco con protagonista una principessa che si affaccia
alla vita e ne scopre le complessità insite in primo luogo in
lei e riflesse nei fatti, negli incontri, nelle scelte, nelle
relazioni che arricchiscono, complicano, suggellano la sua crescita.
Quasi un piccolo frammento di romanzo di formazione, una lettura che
ritengo particolarmente adatta per i piccoli lettori dai dieci ai
tredici anni, più avanti il modulo fantastico basato su
elementi fiabeschi potrebbe far storcere il naso ai più grandi
i quali potrebbero trovare scontate le suggestioni che lo scritto sa
innescare.
Una
principessa nasce e si impone alla vita e alla famiglia con strepiti
e urla fin dai primi giorni: è eccessiva, le vien dato il nome
“Qualcosa di troppo”, appare fin da subito in perenne
conflitto con il suo universo emozionale di ben difficile gestione. È
il suo percorso di crescita, la via è segnata, dovrà
affrontare un prematuro dolore, la scomparsa della mamma, e imparare
a canalizzare il suo io, a circoscriverlo, a conoscerlo, ad
accettarlo. Chi di noi è esente da tale tirocinio formativo?
Interessante iniziazione con una serie di prove da affrontare ,
declinate attraverso le più classiche funzioni proppiane, e
l’immancabile supporto dell’aiutante magico. Tutte le
situazioni richiamano le sfide che i nuovi tempi impongono ai ragazzi
di oggi, sottoposti come non mai a pressioni e stimoli che innescano
un’accelerazione nella crescita non corrispondente all’età
anagrafica, al loro sviluppo psico-fisico, al loro benessere.
Pressioni e stimoli che sono tutti sovrabbondanti, ridondanti,
fastidiosi e seriali e che stanno producendo purtroppo aberrazioni
all’evidenza di tutti. In particolare è presente una
velata critica alla necessità di affermazione dei giovani che
trova sfogo sui social, paragonati qui a lenzuola esposte al balcone
e zeppe di stati d’animo, di sbandieramenti circa la pienezza
del proprio vissuto, di fondo, specchio evidente di tristi
solitudini. È presente inoltre la riflessione circa i pericoli
dell’amore quando non vissuto dalle giovani ragazze come un
sentimento di amorosa corrispondenza ma secondo moduli che attingono
a profili quali la salvatrice, la dipendente , l’affermata
incapace di auto affermarsi al di fuori di un rapporto a due. Utili
riflessioni per un universo femminile in crescita, per instillare
attraverso una lettura semplice e fresca qualche pillola di
educazione all’affettività coinvolgendo allo stesso modo
l’universo maschile in crescita, ancora più depauperato,
secondo il mio punto di vista.
Il
qualcosa che siamo noi, il troppo di cui lo riempiamo, il niente che
riconduce alla piccolezza della nostra esistenza e alle bassezze di
cui la nutriamo, la scomparsa della noia e la paura della solitudine
sono infine spunti di riflessione adatti a tutte le età che si
possono ritrovare in questo piacevole libretto snello ma
estremamente curato nell’aspetto grafico, in una forma mista
sempre più in auge con la commistione dei linguaggi: il
letterario e l’ iconico che si avvale, in questo caso, delle
efficaci illustrazioni di uno dei più quotati fumettisti
italiani, Tuono Pettinato.
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