Le
ali della colomba – Henry James – BUR
Biblioteca Universale Rizzoli – Pagg. 580 – ISBN
9788817170222
- Euro 10,40
Una
meravigliosa idea …
L’ambiguità
del miglior James , quello di “Giro di vite”, le mirabili
descrizioni di Venezia ancor più belle di quelle contenute ne
“Il carteggio Aspern”, un personaggio femminile centrale,
totalizzatore come in “Ritratto di signora”, questo e
altro il lettore trova in uno dei romanzi della produzione ultima
dello scrittore americano. Un’ambiguità ancora più
marcata anima l’esile impianto narrativo, una snervante ma
enigmatica scrittura, una capacità di rappresentazione della
doppiezza dell’animo umano reggono il filo della narrazione che
si dilunga in numerose pagine, criptiche, a volte involute, spesso
sospese e sfuggenti. Il lettore ne viene rapito come nella tela del
ragno, fagocitato ma anche arricchito. Il Maestro mette in scena le
situazioni, le ingarbuglia, le insegue rappresentandole e aprendole a
molteplici sviluppi ed esse rimangono tali: solo situazioni. Il
lettore, insieme ai personaggi, le insegue, le proietta, le amplifica
ma poi esse tornano alla loro origine di puri fatti. È una
lettura in fin dei conti amara, non concede nulla, se non la
consapevolezza che l’uomo può tutto il male possibile e
quando lo asseconda e quando lo origina.
Milly,
giovane e ricca ereditiera americana, entra in relazione con Kate,
giovane inglese schiacciata dalla sua misera condizione sociale. Ama
Densher ma non può corrisponderlo apertamente perché ha
accettato la protezione della zia Maud che progetta per lei un ricco
matrimonio. Milly giunge in Inghilterra dopo aver conosciuto Densher
in America e casualmente lo ritrova nelle relazioni che imbastisce
nel Vecchio Continente. Gli elementi americano e inglese, accostati,
giustapposti, sono un classico tema della narrativa di James che qui
ripropone anche il viaggio in Italia e la rappresentazione di
Venezia. La ricca ereditiera è paragonata ad una colomba le
cui ali stentano a spiccare il volo in seguito al destino di
malattia che la caratterizza. Una ragazza che brama la vita e ad essa
cerca di rivolgersi fiduciosa, contrapposta e complementare a lei
Kate che tenterà di volgere a suo vantaggio la condizione
della prima. Una partita a due in “un cerchio di gonnelle”
con pedina il povero Densher, e una situazione di partenza che ,
nonostante il susseguirsi di situazioni porterà la diabolica
Kate a temere un fantasma, il suo carisma, la sua stessa ala
protettrice, consapevole di aver modificato la sua essenza , quella
dell’amato, quella della loro storia d’amore in peggio.
Lo
consiglio a chi vuole dedicarsi ad una lettura lenta e ragionata, ma
non scervellatevi troppo: il gioco lo conduce il Maestro.
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