Marcovaldo
– Italo Calvino - Mondadori Oscar Junior –
Pagg. 171 – ISBN 9788804606819
- Euro 10,00
Fantasilandia
Nel
marzo del 2011 questo gustosissimo libro è apparso per la
prima volta nella collana “Oscar Junior” e la scelta
editoriale si è rivelata vincente: è stato proposto il
testo illustrato da Sto come nella prima edizione Einaudi datata
1963, arricchito inoltre da una presentazione dell’autore che
consiglia ai più giovani di saltarla pure, se vogliono,
perché forse sarà più utile in qualità
di “istruzioni per l’uso” ai professori. Dunque,
una bella edizione per i più giovani, a partire dai nove anni.
Eppure proprio in virtù di quanto afferma Calvino nella sua
presentazione il libro non può essere catalogato come “libro
per bambini” e nemmeno come “libro per ragazzi” o
“libro per adulti”. La sua peculiarità è di
essere, oserei dire, evanescente, di situarsi a ridosso di generi
letterari, di linguaggi attinti dal comico, dalla favola e dalle
vignette dei giornalini per l’infanzia, di non arrestarsi al
reale, di non produrre denuncia ma di strappare ad ogni novella una
sana, genuina, spontanea ilarità. Ci si affeziona al
personaggio, filo conduttore di venti avventure- disavventure, ci si
affeziona perfino allo scenario urbano nel quale opera, ci si
aspetta, pagina dopo pagina , un guaio, un imprevisto, un elemento
grottesco o surreale che possa trasfigurarla, ma non troppo, la
realtà. La ciclicità delle situazioni è scandita
dal succedersi delle stagioni, ogni novella- sono venti in tutto- è
dedicata ad una di esse, per un ripetersi del ciclo stagionale per
cinque volte. La stessa struttura delle singole novelle è
fissa secondo un modulo che porta a scoprire la natura, a sognare un
riavvicinamento ad essa, a maturare una delusione che però non
annienta mai il protagonista. Spesso , a racconto terminato, potrà
capitare di chiedersi quali saranno gli sviluppi ulteriori della
vicenda ma si intuisce che anche se il protagonista è in
partenza per Bombay, presto farà ritorno nella sua città,
nella sua misera abitazione , nella sua squallida esistenza di
operaio di fabbrica, coniugato, con figli a carico, perennemente in
bolletta. Povero Marcovaldo, intrappolato dalla vita ma così
disponibile nei suoi confronti. Suscita, oltre che simpatia, una vena
di malinconia. E poi la moglie Domitilla e i bambini, Teresa,
Filippetto, Pietruccio e Michelino , a rincarare la dose di
ingenuità, incoscienza, accettazione incondizionata, tutti
tranne la moglie che invece sbotta, borbotta, subisce consapevole:
direi la vera nota realistica del libro.
In
sintesi un libro da non perdere, anche e soprattutto se se ne conosce
qualche stralcio, qualche episodio.
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